Pasqua a tavola, volano i prezzi nel carrello – .

Pasqua a tavola, volano i prezzi nel carrello – .
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NAPOLI. Agnello a caro prezzo nei supermercati, anche l’uovo di Pasqua è più salato. I prezzi dei generi alimentari nel carrello sono alle stelle, costringendo i napoletani a spendere di più e comprare di meno. Nessun settore può dirsi indenne dalle festività pasquali: i prezzi di frutta e verdura al dettaglio sono in forte aumento, mentre in sofferenza anche il costo dell’agnello, raddoppiato di quasi il 20 per cento rispetto a un anno fa. Aumentano i prezzi anche nei bar delle vie turistiche dove il caffè può costare fino a 1,20-1,30 euro al banco e la Sfogliatella e Pastiera con un aumento del 20 per cento. Secondo Cia Agricoltori Italiani l’ortofrutta resta tra i settori più colpiti a causa delle condizioni climatiche sfavorevoli e dove i prezzi lungo la filiera aumentano in modo eccessivo.

Le anomalie lungo la filiera sono evidenti: un chilo di prodotto finito viene pagato dai consumatori a prezzi che vanno dai 2,5 ai 4 euro. Le zucchine, che in campagna costano poco meno di un euro, arrivano sugli scaffali dei supermercati con incrementi del 240 per cento; pere da 1,5 euro a oltre il 116%. Dal campo alla tavola, quindi, il prezzo raddoppia. «I produttori agricoli però non riescono a ottenere prezzi remunerativi», dice Raffaele Amore, presidente della Cia Campania. «Eppure sostengono costi di produzione aumentati del 200 per cento rispetto a due anni fa. rispettivamente il 180% e il 63% in più per l’elettricità e il carburante.

E, mentre sale il prezzo della pasta di semola di grano duro al consumo, importiamo cereali da Paesi che hanno standard produttivi, ambientali e sanitari diversi dai nostri e che non rispettano i diritti dei lavoratori. Basterebbe inserire nei trattati la clausola che le regole per contrastare tutto questo siano rispettate da tutti”. Anche i supermercati si stanno attivando con offerte specifiche nel periodo pasquale. «Negli ultimi giorni abbiamo registrato un calo delle vendite in quanto penalizzate dalla chiusura al traffico di via Consalvo. Adesso la strada è stata riaperta ma ancora senza marciapiedi”, racconta Paolo Vaccaro, titolare di Decò Loggetta e Consalvo. “L’unico modo per sopravvivere alla crisi è proporre alcuni prodotti tipici delle feste e mantenere accessibile il prezzo dell’agnello”. Anche al ristorante il pranzo di Pasqua aumenta.

«Ci ​​sono sempre stati piccoli aumenti nel periodo pasquale, ma stiamo facendo di tutto per contenerli», sottolinea Paolo Surace di Mattozzi in piazza Carità. «Ciò che ci permette di mantenere i prezzi abituali è il turismo che fortunatamente è molto forte anche in questo inizio primavera. I turisti affollano il nostro locale per gustare le specialità del nostro territorio, confermando che molti scelgono Napoli non solo per la pizza ma anche per la sua cucina. Ci auguriamo che i nostri amministratori sappiano progettare sempre meglio e rendere la città sempre più attrattiva”. E chi ha mantenuto invariati i costi è la pasticceria Scaturchio di Portamedina. «Le uova e le colombe artigianali hanno subito solo piccoli aumenti», spiega Ornella Scaturchio. «Quest’anno c’è tanto turismo di cui la Pignasecca sta beneficiando. Abbiamo avuto molte festività ravvicinate tra il giorno di San Giuseppe, la festa della donna e ora la Pasqua. Ci auguriamo che questa tendenza continui anche nei prossimi mesi e che anche Montesanto, via di transito per chi prende la funicolare per San Martino, diventi sicura come le altre vie più affollate del centro”.

 
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