Venerdì Santo, il giorno della morte di Dio – .

Venerdì Santo, il giorno della morte di Dio – .
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Oggi è Venerdì Santo. Qual è il significato di questa giornata e perché, nel contesto dell’anno liturgico, assume una connotazione particolare? Scopriamolo insieme in questo articolo.

Ciò che caratterizza il Venerdì Santo

Il Venerdì Santo è l’unico giorno dell’anno liturgico in cui non si celebra l’Eucaristia e si commemora la Passione e Morte di Gesù seguita dalla Via Crucis. Le campane tacciono in segno di lutto. È un giorno segnato dal dolore, in cui Gesù si è sacrificato sulla croce per il bene dell’umanità.


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La Chiesa celebra solo l’Azione liturgica della Passione del Signore composta dalla Liturgia della Parola, dall’Adorazione della Croce e dai Riti della Comunione.

L’atto di amore e di sacrificio

Al centro di Il Venerdì Santo è il messaggio del supremo sacrificio del Signore per l’umanità. La sua passione e morte in croce sono viste come l‘atto definitivo di amore e di donazione, attraverso il quale Egli ha preso su di sé i peccati del mondo per offrire a tutti la possibilità della salvezza e della vita eterna. Questo messaggio di amore e sacrificio incondizionati lo è un potente appello alla conversione, al perdono e all’amore fraterno.

Ciò che rende “santo” questo venerdì non è la sofferenza della morte in croce, ma è proprio l’amore “fino alla fine” che ha portato il Figlio di Dio a morire in croce. Questo è l’amore più forte della morte perché sa abbracciare anche la morte e superarla con l’amore.

I riti liturgici del Venerdì Santo

Il Venerdì Santo è l’unico giorno in cui non si celebra la messa: il grande Sacerdote, mediatore tra cielo e terra, infatti, ha le mani inchiodate, è sospeso tra cielo e terra e grida l’oscurità e il silenzio del cielo su una terra dove è diventato buio.


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Il crocifisso è il Dio spogliato, annientato, completamente donato; per questo è il Dio per tutti, senza alcuna distinzione, il Dio anche per gli atei, o per coloro che non riescono a esprimere in alcun modo la propria fede perché anche loro inchiodati, poveri, indifesi, vittime.

Nel corso della mattinata adorazione eucaristica presso l’Altare della Reposizione, allestito dopo la Messa vespertina Coena Domini di giovedì. In molte chiese cattedrali e anche in diverse parrocchie si celebrano comunitariamente l’Ufficio delle letture e le Lodi.

Nel pomeriggioha luogo l’Azione liturgica della Passione del Signore, detta In Passione Domini, che ha origini antichissime (VII secolo), ed è presente anche nel rito bizantino, come uno dei tre tipi di Divina Liturgia.

Questa celebrazione è strutturata in tre parti. La liturgia della Parola: Prima lettura: Quarto Canto del Servo del Signore (Isaia 52,13-53,12) Seconda lettura: la salvezza di Cristo mediante l’obbedienza dolorosa della passione (Ebrei 4,14-16; 5,7-9) Vangelo: La Passione secondo Giovanni (Gv 18,1-19,42) Segue la solenne preghiera universale. L’Adorazione della Santa Croce e la Comunione con le specie eucaristiche consacrate il Giovedì Santo perché in questo giorno, unico dell’anno liturgico, non si celebra la Messa.

La tradizione della Via Crucis

Come tradizione, la Via Crucis si svolge in ogni parrocchia, solitamente nelle ore serali. Il Papa la vive nella suggestiva cornice del Colosseo dal 1965.


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In diverse regioni italiane si svolgono suggestive processioni con il Crocifisso, con le statue del Cristo Morto e della Madonna Addolorata, oppure con le statue rappresentanti la Via Crucis.

A ReggioCalabria, quest’anno si svolgerà la Via Crucis in Piazza Duomo, a partire dalle 19.00. A guidarla sarà l’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova, monsignor Fortunato Morrone.

 
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