‘Gennaio 2014, l’alluvione dell’Isola Sacra – .

‘Gennaio 2014, l’alluvione dell’Isola Sacra – .
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Aneddoti, eventi e curiosità della storia più contemporanea del territorio di Fiumicino


di Roberto Saoncella

Alla fine di marzo di 10 anni fa, dopo quasi due mesi, scoppiava l’emergenza causata da quell’eccezionale evento meteorologico che tutti ricordiamo come l’alluvione dell’Isola Sacra (vedi video di Nicolas Dimax).

Tutto ebbe inizio la notte tra il 30 e il 31 gennaio 2014. I meteorologi ormai sanno darci un’ora precisa: 2,45. In quel momento una sacca di aria calda proveniente dall’Africa si scontrò con le correnti più fresche dell’Atlantico provenienti da nord, proprio al largo della costa romana. Si è formata così quella che in gergo tecnico si chiama cellula autorigenerante, considerata dagli esperti una delle peggiori forme di temporale esistenti. In sostanza il maltempo continua ad alimentarsi senza riuscire ad allontanarsi dal punto in cui si è formato.

In meno di sei ore, fino alle 8 del mattino, nelle zone nord e ovest di Roma sono caduti circa 150 mm di pioggia (considerando che la media mensile è intorno ai 250 mm). Al risveglio venerdì mattina la situazione sembrava particolarmente critica solo in zona Vignole, dove in alcune strade l’acqua era arrivata fino a 60 cm di altezza e nella notte erano state evacuate 35 persone.

Allagamenti si sono registrati un po’ ovunque nel resto del Comune, ma la reale situazione non era ancora del tutto chiara. Nelle 24 ore successive caddero altri 100 mm di pioggia. Sabato 1° febbraio, mentre continuava a piovere, anche se in maniera meno intensa, tutti hanno potuto rendersi conto della portata dell’evento.

Circa il 30% dell’Isola Sacra era sommerso da una media di 40 cm d’acqua. Domenica la situazione meteo stava migliorando, ma con grande sorpresa di tutti la situazione in campo stava peggiorando. Come una macchia d’olio che continua ad espandersi, in sempre più case l’acqua ormai fuoriusciva dagli scarichi e dai pozzetti dei bagni, allagando ciò che fino ad allora sembrava essere stato salvato. L’intero sistema di canali di drenaggio dell’Isola Sacra era ormai non funzionante. Nei prati tra via Passo Buole e Passo della Sentinella si era creato un enorme lago paludoso.

Ci sarebbero volute settimane per far defluire quell’acqua con le sole pompe idrauliche di Villa Guglielmi (normalmente addette a farlo per tutti i canali dell’isola). Lunedì 3 febbraio è il giorno peggiore. La città è semi paralizzata: arterie stradali importanti come via Trincea delle Frasche sono ancora chiuse, scuole chiuse, trasporti pubblici fermi. In 3 giorni polizia, vigili urbani e protezione civile hanno distribuito oltre 2.500 sacchi di sabbia e assistito 100 persone, di cui 85 sfollate.

Presso il centro Catalani ogni giorno vengono preparati oltre cento pasti caldi e distribuiti circa 300 pranzi al sacco. Il prefetto Pecoraro decide allora di inviare l’Esercito e con loro la potenza di aspirazione dell’acqua decuplica, ma soprattutto i soldati arrivano con pompe mobili da posizionare dove più serve. Concentrandosi così nel quadrilatero più colpito, ovvero quello compreso tra via Castagnevizza, via Trincea delle Frasche, via Passo Buole e via Costalunga, riusciamo a pompare verso la vicina Fiumara Grande, fino a 4500 litri al secondo.

Sono stati però necessari altri due incessanti giorni di lavoro (6 dall’inizio dell’incubo), prima che l’acqua abbandonasse gran parte delle case dell’isola e si potesse cominciare a svuotare i seminterrati e le cantine. Sabato 15 marzo, un mese e mezzo dopo, venivano ancora organizzate raccolte straordinarie di mobili, vestiti e quant’altro l’acqua aveva distrutto.

Quelle appena riviste sono date entrate nella storia recente di Fiumicino, nel nostro “vicino passato”. Ma ci raccontano ancora, in modo cruento, della fragilità del nostro territorio. Un’area paludosa da bonificare, che come tale necessita continuamente di cura e manutenzione, a partire da quei canali che per troppo tempo sono stati considerati solo un ostacolo economico e non sono mai stati ancora veramente valorizzati.

EPISODIO 1: “Porte Rosse – Casa Gialla – Villaggio Blu”
EPISODIO 2: “I canali nascosti”
EPISODIO 3: “La parabola del Carnevale”
EPISODIO 4: “Gennaio 2014, l’alluvione dell’Isola Sacra”

 
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