Israele attacca l’Iran, prendendo di mira i siti nucleari. Lufthansa blocca i voli – QuiFinanza – .

Israele attacca l’Iran, prendendo di mira i siti nucleari. Lufthansa blocca i voli – QuiFinanza – .
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Le tensioni tra Israele e Iran sono aumentate dopo l’attacco israeliano al territorio iraniano. Questo raid è stato condotto come ritorsione per gli oltre trecento missili e droni lanciati verso Israele dalle forze iraniane.

Si temeva un’escalation di eventi che portasse a raid più informali, ma per fortuna per ora l’allarme sembra essersi calmato.

Dall’attacco di Israele all’Iran, tensione alle stelle, ma l’allarme si è calmato

Tutto è iniziato intorno alle 4:17 ora locale, come ha riferito la televisione ufficiale iraniana “forti esplosioni” vicino a Esfahan, nel sud del paese. Il generale Siavosh Mihandoost, comandante dell’esercito locale, ha fornito un aggiornamento sull’accaduto, riferendo alla televisione di stato che non ci sono stati danni intorno al luogo dell’attacco.

In risposta alla notizia dell’esplosione, l’Iran ha immediatamente attivato la difesa aerea e chiuso lo spazio aereo su Teheran e altre città. Le compagnie aeree con sede a Dubai Emirates e FlyDubai hanno iniziato a dirottare i loro voli verso l’Iran occidentale intorno alle 4:30 ora locale, senza fornire alcuna spiegazione formale.

Hossein Dalirian, portavoce del programma spaziale civile iraniano, ha rivelato che diversi droni quadricotteri sono stati abbattuti durante l’incidente. Questa informazione è stata confermata anche da un giornalista della televisione statale di Isfahan, che ha segnalato la presenza di diversi droni nel cielo sopra la città.

Secondo quanto riportato da Washington Postlo ha affermato un funzionario israeliano l’attacco aveva lo scopo di inviare un segnale all’Iranun gioco pericoloso il cui scopo è dimostrare che Israele ha la capacità di colpire all’interno del Paese.

La tensione è poi salita poco prima delle 5, con il sirene che ha risuonato nel nord di Israele, come confermato dall’IDF, suggerendo la possibilità di una ritorsione imminente, cosa che per il momento non si è verificata. L’attacco condotto da Israele ieri sera non si è limitato all’Iran, ma ha coinvolto anche alcuni obiettivi Siria. I droni israeliani hanno preso di mira obiettivi legati all’Iran, così come altri non specificati, tra cui Iraq.

La propaganda iraniana: “È assurdo attribuire il raid a Israele”

Poche ore dopo l’allarme, l’Iran ha innescato la sua consueta macchina di propaganda. Il comandante in capo dell’esercito, Abdolrahim Mousavi, ha definito “assurdi” i rapporti che attribuiscono gli attacchi di Esfahan a Israele e ha affermato che le esplosioni erano il rumore di “oggetti volanti” abbattuti. Per quanto riguarda la potenziale ritorsione di Teheran contro lo Stato ebraico, Mousavi ha affermato che Israele “ha già visto la risposta dell’Iran”. Circostanza confermata anche da un alto funzionario iraniano, il quale ha affermato che la Repubblica islamica non prevede ritorsioni immediate dopo l’ultimo affronto subito per mano di Israele. Secondo una fonte iraniana, il raid è stato condotto da piccoli droni, “probabilmente lanciati dall’interno del Paese stesso”. I sistemi radar “non hanno infatti intercettato aerei non identificati entrati nello spazio aereo iraniano”. Al contrario, il ministro israeliano Ben Gvirleader della frangia più estrema della destra, giudicato “moscia” la risposta data da Tel Aviv nella notte.

Indipendentemente dalla loro veridicità, le dichiarazioni iraniane ci segnalano Continua la volontà di Teheran di non produrre un’escalation verità del conflitto con lo Stato ebraico. Negano la paternità dell’attacco a Israele, l’Iran vuole continuare nel suo intento strategico di minare la capacità dello Stato ebraico di imporsi come grande difensore dell’area mediorientale agli occhi delle monarchie arabe. Missione assegnata a Tel Aviv dagli USA con l’ Accordi di Abramoil vero obiettivo della strategia iraniana contro Israele.

Gli Stati Uniti “non hanno approvato l’attacco”. E limitano gli spostamenti

Gli Stati Uniti sono immediatamente intervenuti, riferendo di non approvare la risposta di Israele. L’esercito israeliano, tuttavia, si è rifiutato di commentare gli eventi. Poco dopo, lo spazio aereo iraniano ha riaperto intorno alle 6:40.

L’ambasciata americana in Israele ha quindi emesso un avviso di sicurezza che limita i viaggi all’interno del paese per i dipendenti pubblici e i membri delle loro famiglie. Il sito dell’ambasciata specifica che non possono viaggiare “per motivi personali” al di fuori delle principali città di Tel Aviv, Gerusalemme e Beersheba. Questo avvertimento, valido “fino a nuovo avviso”, impedisce loro di spostarsi soprattutto nel nord del Paese, vicino al confine libanese, dove dallo scorso ottobre si verificano scontri a fuoco quasi quotidiani tra l’esercito israeliano e gli Hezbollah filo-iraniani. Si consiglia inoltre a tutti i cittadini statunitensi di rimanere “cauti”, poiché “gli incidenti di sicurezza spesso si verificano senza preavviso”.

L’Italia impegnata sulla via diplomatica

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto per confermare che gli italiani in Iran sono al sicuro, mentre il ministro della Difesa Guido Crosetto ha garantito di lavorare a livello diplomatico per evitare un’ulteriore escalation nella regione.

Lufthansa: stop ai voli fino al 30 aprile

A seguito di questi eventi, la compagnia aerea tedesca Lufthansa ha annunciato la proroga delinterruzione dei voli per Teheran e Beirut fino al 30 aprile: “Continueremo a non utilizzare lo spazio aereo iraniano fino a quella data”, ha precisato all’ANSA il portavoce della compagnia. Al contrario, i voli per Israele sono ripresi regolarmente già da qualche giorno.

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