L’Iran minimizza ed evita l’escalation
L’Iran ha responsabilmente minimizzato la notizia di un attacco israeliano sul suo territorio, evitando una probabile escalation delle ostilità in Medio Oriente. Le esplosioni udite oggi nella città iraniana di Isfahan sono state definite da alcune fonti, citate dalla Reuters, come un attacco israeliano, ma Teheran ha gettato acqua sul fuoco e ha affermato di non avere alcuna intenzione di reagire.
“Non è stato altro che un grande spettacolo, e quindi i mercati si sono sgonfiati con la stessa rapidità con cui si sono ripresi”, ha affermato Tim Snyder, economista di Matador Economics. Gli investitori hanno seguito da vicino la reazione di Israele ai lanci di droni iraniani del 13 aprile, che a loro volta sono stati una risposta a un attacco aereo israeliano contro l’ambasciata iraniana in Siria.
Nel frattempo, i legislatori statunitensi hanno aggiunto nuove sanzioni sulle esportazioni di petrolio iraniano. Secondo i dati Reuters, l’Iran è il terzo produttore di petrolio dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC). Il Fondo monetario internazionale prevede che l’OPEC+ inizi ad aumentare la produzione di petrolio a partire da luglio, come riportato oggi dai media.
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