Cristiano Iovino aggredito a Milano da 6 uomini scesi da un furgone. Che fine ha fatto il pt del presunto flirt con Ilary Blasi (che non ha denunciato)

Cristiano Iovino aggredito a Milano da 6 uomini scesi da un furgone. Che fine ha fatto il pt del presunto flirt con Ilary Blasi (che non ha denunciato)
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Il personal trainer Cristiano Iovino sarebbe stato aggredito nella notte tra domenica e lunedì Milano da alcuni sconosciuti arrivati ​​con un furgone. Il 37enne, che vive tra Roma e il capoluogo lombardo, è noto per aver rilasciato interviste su un presunto flirt con Ilary Blasi ed è citato come testimone nel caso di separazione tra Francesco Totti e la showgirl.

Cristiano Iovino, età, vita privata, il (presunto) flirt con la Blasi: chi è il personal trainer aggredito a Milano

«Cristiano Iovino aggredito a Milano»: cosa sappiamo

Secondo quanto emerso finora, Iovino si trovava in via Marco Ulpio Traiano, alle porte di Milano, alle 3,30 e stava tornando a casa quando è stato circondato da 5-6 uomini che sono scesi da un furgone e hanno iniziato a picchiarlo.

L’uomo, che non aveva ancora sporto denuncia, è stato soccorso dagli operatori del 118 e medicato sul posto.

È intervenuta anche la polizia. Cristiano Iovino al momento si rifiuta di commentare la notizia, limitandosi a smentire l’accaduto.

Chi è Cristiano Iovino

Iovino è un personal trainer e un imprenditore. Sul braccio sinistro la scritta “Audere semper” e un teschio con una rosa in bocca: sarebbe lui l’uomo che Totti aveva definito “molto lontano da lui”, aggiungendo “e per fortuna” di avere una relazione con la sua ex -moglie. Vive tra Roma e Milano ed è tifoso della Lazio. Prima dell’attenzione mediatica arrivata dal caso del presunto flirt con Ilary Blasi, Iovino aveva un profilo Instagram da 55mila follower, poi disattivato.

Nel documentario “Unica” andato in onda su Netflix nei mesi scorsi, Blasi dichiarava di aver conosciuto Iovino, ma limitava il loro incontro a un solo caffè insieme: «Questo ragazzo faceva una vita particolare e ci incuriosiva, ma lo vedevamo solo da 40 anni. . minuti a casa sua, che era vicina alla stazione da cui avremmo dovuto prendere il treno”, racconta nel documentario, senza mai citarlo direttamente.

 
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