“Allora abbiamo il profumo?” Fassino denunciato per furto – .

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Mercoledì 24 aprile 2024, ore 10:38

La storia al duty free dell’aeroporto di Fiumicino. Per il parlamentare Pd si è trattato di un malinteso: mentre stava per andare alla cassa gli è squillato il cellulare e lui ha “messo” in tasca la bottiglia. Ma la zelante vigilanza non gli credette


Piero Fassino denunciato per tentato furto: è stato fermato al duty free dell’aeroporto di Fiumicino con del profumo nella tasca della giacca. Da allora la notizia è pubblicata in prima pagina Fatto che riporta anche la replica del deputato Pd, parlamentare per sette legislature, già ministro della Giustizia dal 2000 al 2001, poi segretario dei Democratici fino al 2007 e sindaco di Torino per cinque anni dal 2011 al 2016.

Secondo il quotidiano, l’episodio oggetto della denuncia è avvenuto la mattina del 15 aprile. Fassino, scrive il quotidiano, aspettava un aereo per Strasburgo. Dopo aver superato i controlli, si è fermato al duty free, dove ha acquistato un profumo femminile del valore di oltre 100 euro: “Volevo comprarlo per mia moglie”, ha precisato. In quel momento, secondo la ricostruzione fornita al Fatto dallo stesso parlamentare dem, è squillato il cellulare: “Avendo il trolley in una mano e il cellulare nell’altra, non avendo ancora tre mani, ho semplicemente riposto la confezione del profumo nella tasca della giacca, in attesa di andare alle casse” .

Qui però emerge una discrepanza tra le versioni: al quotidiano si apprende che a quel punto Fassino si sarebbe allontanato oltre le casse, cosa che ha fatto scattare l’allarme antitaccheggio. Secondo quanto riferito dall’ex ministro, però, è stato proprio il suo gesto di infilare il prodotto nella giacca a dare forza allo zelo della guardia giurata che lo ha bloccato. Ne sarebbe nata una discussione, accorata ma garbata e civile, nella quale il deputato avrebbe cercato di spiegare che non aveva alcuna intenzione di rubare il profumo, e anzi avrebbe anche chiesto di pagarlo e addirittura di comprarne due solo per dimostrare la sua buona fede. . Tuttavia, i gestori del duty free hanno presentato un reclamo.

La risposta di Fassino: “Sono stupito per un episodio che credevo di aver già chiarito con i gestori”, ha detto al giornale, spiegando che, quando si è messo in tasca il pacco, “un addetto alla sicurezza si è avvicinato a me e mi ha contestato quell’atto denunciandolo ad un agente di polizia. Di certo non avevo intenzione di appropriarmi indebitamente di una boccetta di profumo.”

 
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