Ponte sullo Stretto, ingegnere schiaccia turno dell’Ordine degli Ingegneri – .

“È una vera guerra quella che il mio amico e presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Messina Santino Trovato, illustre membro del Comitato tecnico di redazione di questo quotidiano, ha lanciato questa mattina con una lettera indirizzata a Webuild e allo Stretto di Messina”. Questo è quanto riportato in un articolo dall’Ing. Giuseppe Palamara sul sito pontesullostrettonews.

“La guerra inizia dai toni. Al punto 23 si usa la parola criticità per definire quelle che il comitato scientifico aveva invece chiamato osservazioni da recepire nel progetto esecutivo. In pratica si usa la stessa parola usata da Angelo Bonelli. Per curiosità ho usato la funzione cerca e nelle 58 pagine del parere del comitato scientifico del 29 gennaio 2024 non compare la parola “criticità”.

“È ovvio quindi che tutti i giornali no-ponte abbiano cavalcato la notizia con grande enfasi, dicendo: anche guarda l’ordine dei tecnici di Messina dopo che il Comune di Messina si era già dichiarato contrario al ponte, lo è”.

«Invece la parola che ci piace è quella che usa Santino quando parla di “pleonastico”, è infatti pleonastico riportare 25 delle 68 osservazioni del comitato scientifico e dire che bisogna rispondere. Il designer ci sta lavorando dal 30 gennaio. Quindi queste cose le sapeva”.

“Nell’addendum, non meno importante, si chiede a Webuild di avviare le indagini, che come sappiamo inizieranno molto probabilmente a settembre 2024, quando Webuild non ha ancora firmato il contratto. Sembra che l’Ordine voglia omettere di conoscere questo dettaglio. Allo stesso tempo, non spetta a chi non ha ancora firmato il contratto (Webuild), ma piuttosto alla stazione appaltante (Stretto di Messina), venire a Messina per spiegare il progetto, quest’ultima lo ha già fatto diverse volte tempi e in vigore, essendo spesso presente nella commissione ponte presieduta dall’ottimo Pippo Trischitta”.

“Ma allora: «…le attività di rilievo ed esecuzione di indagini topografiche, geologiche, geognostiche, monitoraggi ed altro, necessarie per la predisposizione di un accurato ed accurato progetto esecutivo del ponte e di tutte le opere connesse richiederanno mesi di impegno, non giorni o settimane! Dovrà seguire la successiva fase di elaborazione dei dati raccolti per arrivare alla stesura del cosiddetto progetto esecutivo. E anche in questo caso non parliamo certo di giorni! » E in effetti il ​​progettista (COWI, Webuild) lavora al progetto da un anno e mezzo (dal 22 novembre 2022 ndr), sa che il CIPESS dovrà approvarlo e che quindi i “servizi anticipati” previsti secondo il calendario potrà iniziare nel 2024″.

“Non entro nel merito dei 25 punti perché avevo già letto la relazione del progettista del 29 gennaio 2024 e non ho bisogno di fare un ripasso, ma sono assolutamente certo che tutte le 68 osservazioni del CS in queste tre mesi sono già stati buoni e prestate attenzione e risponderanno entro i tempi previsti. Non ha molto senso ribadire il concetto 94 giorni dopo, ad esempio il progettista sapeva già che avrebbe dovuto adeguare il progetto alle NTC2018 il 22 novembre 2022, giorno in cui si è insediato il governo di Giorgia Meloni e ha messo in servizio il ponte programma”.

“Post scriptum. Il ponte non è necessario all’Europa per TEN-T per ScanMed bla bla. Cioè serve anche all’Europa, ma serve innanzitutto a me che sono di Messina e che pago 6 miliardi e mezzo l’anno di costi dell’insularità. Il ponte appartiene ai nostri figli che non devono essere costretti a emigrare per lavorare”.

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