25 aprile, ma quale Liberazione? L’Unione dei Popoli Liberi dice NO – .

25 aprile, ma quale Liberazione? L’Unione dei Popoli Liberi dice NO – .
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25 aprile, ma quale LIBERAZIONE? Siamo entrati in guerra nel silenzio compiacente dei media e ci troviamo nel mezzo di un’emergenza economica, morale e culturale.
La Spl non parteciperà né ai festeggiamenti del 25 aprile, né a quelli del 1° maggio, insieme a quel CARAVANSERRAIL che ha trasformato queste date in una stucchevole passerella degna del Festival dell’ipocrisia italiana.

Riflettendo ci chiediamo: quale “festa della Liberazione” di fronte al calpestio delle basi costituzionali? Di fronte alla guerra che i governi prima di Piddi e ora di destra hanno addirittura dichiarato alla Russia con massicci invii di armi e istruttori, di fronte al genocidio del popolo palestinese, privato della sua terra, della sua patria nonostante la Risoluzioni ONU contro l’invasore sionista.

Se fossimo occupati militarmente dalla NATO, culturalmente distrutti dal modello neoliberista anglosassone che mette al centro la tecnocrazia che vuole sostituire l’uomo, che ha come collante il denaro, l’egoismo, l’individualismo e la competizione esasperante, che significato avrebbe la Liberazione? ??

In effetti, che liberazione è se le classi dirigenti (politica, magistratura, FDO) sostengono servilmente il potere all’unisono nell’abisso dell’odio contro coloro che in TV vengono descritti come il male assoluto. Che libertà se sinistra e destra poi assecondano il padrone, che si chiama: multinazionali, banche e poteri forti. E quale festa il 1° maggio, Festa dei Lavoratori, dovremmo festeggiare? Tra i lavoratori sottopagati, sfruttati, disoccupati, in cassa integrazione (oltre 10mila nella nostra Regione tra cassaintegrati e lavoratori di aziende in piena crisi dichiarata), dipendenti intrappolati tra contratti nazionali firmati dai sindacati che legittimano il lavoro a 5 euro lordi l’ora (musei in primis con il patrocinio di Comune e CGIL CISL UIL), …. con quale CORAGGIO DI FESTEGGIARE??? Che festa dei lavoratori, ipocriti!!

Ormai il sistema trasversale al potere ha di fatto creato lavoro precario a vita (jobs act, voluto soprattutto dal Pd e dalla sinistra al governo e accettato di buon grado dalla destra), legalizzato il lavoro gratuito e rischioso tra “alternanza scuola-lavoro” e fantomatiche tirocini formativi, ha fermato la retribuzione a cottimo e ha legittimato ogni restrizione in nome della guerra, in aperta violazione dell’art. 11 della Costituzione.

Noi dell’Unione dei Popoli Liberi non saremo al gran galà dell’IPOCRISIA, per rispetto, coerenza e dissonanza totale verso questo circo MEDIATICO. Ma quale liberazione dobbiamo riconquistare con i denti e con il sudore, contro chi vuole riportarci indietro di 100 anni, a passo d’oca.

Noi non!

Unione dei popoli liberi Spl

 
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