“restituisce dignità a una strada che fino a ieri era sterrata” – .

“restituisce dignità a una strada che fino a ieri era sterrata” – .
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Ancora attacchi ingiustificati e infondati alle iniziative del Parco. La pista ciclabile per la quale si richiede la modifica progettuale esiste già effettuato nel rispetto della normativa in materia previa debita autorizzazione in conferenza di servizi nel rispetto di tutte le prescrizioni dettate tra l’altro dall’assessorato regionale competente per la rete ciclabile regionale e in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale” così esordisce la nota del il Parco regionale di Porto Conte che risponde prontamente alle osservazioni fatte ieri dalle portavoce in Consiglio comunale M5S Mariantonietta Alivesi e Giusy Di Maio (LEGGI). I due assessori avevano sostenuto, tra l’altro, che “La scelta di ricoprire 2100 metri quadrati di terreno libero con una gettata di cemento appare in contrasto con i principi di sostenibilità ambientale e di tutela del verde. In un momento storico in cui la lotta al cambiamento climatico è una priorità, questa scelta è anacronistica e potenzialmente dannosa per l’ecosistema locale. Leggiamo nella nota del Parco:

La pista ciclabile che si sta completando lungo la Via Emilia, realizzata dal Parco di Porto Conte con i finanziamenti della rete metropolitana, colma finalmente una lacuna storica. Collega cioè finalmente il tratto finale della pista ciclabile di Via Lido-Viale Primo Maggio con il tratto di Viale Burruni e le piste ciclabili che corrono lungo e all’interno del compendio Calich.

Un’interconnessione attesa da decenni, che permetterà, tra l’altro, di consentire ai ciclisti cittadini di raggiungere facilmente l’area sportiva di Maria Pia. Non solo, grazie all’intervento del Parco viene restituita dignità ad una strada che fino a ieri era una pericolante strada sterrata.

L’opera è stata possibile anche grazie ad un accordo con il Comune di Alghero che ha sancito la condivisione del percorso che era sicuramente più sicuro rispetto alla trafficatissima Via Liguria nella quale non c’erano nemmeno gli spazi utili.

A differenza di quanto affermato da chi continua a criticare il parco per parzialità, gli incroci a livello presenti sono ben segnalati con segnaletica orizzontale e verticale a norma del codice della strada. Agli incroci di Viale Burruni e Viale Primo Maggio sono presenti anche dei semafori basculanti per segnalare il passaggio dei ciclisti, operativi giorno e notte e dotati di pannelli fotovoltaici. Inoltre gli incroci interni a Maria Pia presentano un basso livello di pericolosità perché c’è poco traffico e il limite di velocità è ridotto. “È triste sottolineare ancora una volta – commenta il direttore del Parco del Porto Conte Adriano Grossi – delegato dal Consiglio di Amministrazione per le opere pubbliche in corso di realizzazione – come continuiamo ad insistere sulle iniziative promosse dal Parco, sollevando e insinuando dubbi sulla legittimità e correttezza dell’intervento (e sulla professionalità della struttura del Parco e dei tecnici preposti) autorizzati anche dagli organi competenti.

Basta approfondire il progetto e quanto è già stato realizzato per rendersi conto che le critiche sono infondate. E invece ci concentriamo su un’opera moderna di cui vorremmo cambiare approccio quando sarà prossima al completamento”.

“L’intervento – prosegue Grossi – oltre alla pista ciclabile della via Emilia ha permesso anche di realizzare un parcheggio su viale Burruni per favorire l’accessibilità alle aree e ai percorsi naturalistici realizzati lungo le sponde del Calich e completare una nuova sistemazione naturale sentiero che collega Viale Burruni con la litoranea per Fertilia.”

 
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