“Mia madre ha la Sla, vederla morire giorno dopo giorno è il dolore più grande” – .

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Ospite di Verissimo, Carlotta Ferlito ha parlato della malattia della mamma: “Ha la Sla, l’abbiamo portata in un hospice. Vederlo andare via giorno dopo giorno è il dolore più grande”. L’ex ginnasta ha poi ricordato gli abusi subiti durante la sua carriera: “Sono traumi che ti porti dentro. Mi dicevano che non valevo nulla ed ero grasso come un maiale”.

Carlotta Ferlito è stata ospite di Verissimo nella puntata del 28 aprile. L’ex ginnasta olimpica ha parlato con Silvia Toffanin del momento difficile che sta attraversando a causa malattia della madre. Poi si ricordò dele umiliazione fisica e psicologica ha sofferto mentre si allenava, cosa che l’ha portata a interrompere l’allenamento carriera da ginnasta dopo la seconda Olimpiade.

Carlotta Ferlito parla della malattia della madre

“Mia madre non sta bene e non migliorerà”, Carlotta Ferlito ha parlato del difficile momento familiare che sta vivendo. Sua madre soffre di SLA e recentemente lo è stato trasferito in un hospice:

Cerchiamo di accompagnarla verso la sua fine, verso quella che sarà un’altra vita, nel modo più sereno possibile. Quando l’hanno messa nella sua stanza, ci hanno portato fuori e lei ha detto: “non trattatemi come una sciocca, non comportatevi come se fossi una marionetta, voglio essere cosciente”. Credo che il dolore più grande sia vedere il volto di tua madre svanire, lo sto vivendo giorno dopo giorno.

Carlotta sta cercando di essere forte nell’affrontare la malattia della madre e, come il padre, preferisce non parlare apertamente del suo dolore: “Io e papà abbiamo un carattere simile, esprimiamo poco”. Qualche mese fa anche suo padre ha dovuto fare i conti con un grave problema di salute, ora risolto:

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Lo scorso ottobre ha avuto un infarto, l’ho portato al pronto soccorso, anche se fino alla fine ha continuato a dire che stava bene e non voleva andare. Ora sta bene. Non ha espresso nulla delle sue difficoltà e anche adesso cerca di farlo.

Gli abusi subiti durante la sua carriera di ginnasta e i disturbi alimentari

Carlotta Ferlito ha raccontato del. anche a Silvia Toffanin abuso sofferto negli anni in cui era atleta della nazionale di ginnastica artistica. Si trattava di eepisodi di umiliazione A livello fisico e psicologico:

Mi sono confidato con mia madre, mi è sempre stata vicina dal punto di vista personale e sportivo. I miei genitori non hanno mai messo in dubbio le mie parole. Una volta, durante un allenamento, arrivò uno schiaffo e mio padre prese un volo da Catania per venire a Milano. Ad un certo punto non andavo d’accordo con un allenatore e c’era una certa aggressività nei miei confronti. Parlo di abusi, parole che riescono a mettere insieme quanto accaduto.

L’ex ginnasta racconta che le sono state dette frasi del tipo “Nva avanti cosìlì non c’è niente” O “sei Grassa come un maiale”. Parole che l’hanno segnata profondamente: “Sono traumi che ti porti dentro”. All’epoca scelse di non denunciare per paura “da escludere”. Solo una volta fatta la sua seconda Olimpiade denunciò: “Non mi sono mai pentito di averlo fatto. Il mio scheletro nell’armadio lo è non aver scelto la fine della mia carriera. Messi da parte gli anni in palestra, Carlotta Ferlito ha cominciato a farlo soffre di disturbi alimentari:

Quando ho smesso di allenarmi mi sono sempre sentito un po’ meno, ero insicuro. Per un po’ non ho mangiato più. Dentro di me mi sono sentita amata e apprezzata solo come ginnasta, è come se avessi avuto una crisi d’identità, un momento di down.

 
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