ORTONA. Il mondo dello sport piange la scomparsa di Tommaso Lanci, 81 anni, imprenditore e presidente della Sieco Impavida Ortona, squadra di pallavolo maschile che la scorsa stagione ha militato nel campionato di A2. Si è spento nella tarda mattinata di ieri all’ospedale di Pescara dove era ricoverato da alcuni giorni. Le sue condizioni di salute erano peggiorate da oltre un anno. Lascia la moglie Maria e bambini Nunzio E Andrea. Tommaso Lanci entra nel mondo della pallavolo alla fine degli anni ’80 attratto dalla passione per questo sport del figlio Nunzio. Prima come dirigente del settore giovanile dell’Impavida e poi della prima squadra. Alla fine degli anni Novanta, quando il club rischiava di scomparire, ne prese in mano le redini, portandolo dalla B2 alla A2, sfiorando addirittura l’approdo in Superlega. Un’escalation portata avanti sempre all’insegna di una gestione prudente e familiare, finanziando di tasca propria eventuali perdite operative. Tommaso Lanci era un imprenditore che fece fortuna sul mare, lavorando su navi e piattaforme petrolifere. La svolta avviene negli anni ’90, quando crea la Sieco Service, la società di servizi marittimi, legati alla sicurezza dei pozzi petroliferi offshore. Un’intuizione imprenditoriale che ha dato lavoro a decine e decine di famiglie. Alla fine degli anni Novanta, anche per assecondare la passione dei figli Nunzio e Andrea, ha fatto della principale espressione sportiva cittadina il vanto dell’intera regione. E non solo. Piano piano Sieco Impavida è diventata leader e punto di riferimento del movimento, facendosi conoscere fuori dai confini regionali. Senza che nessun membro o dipendente della società abbia mai avuto obiezioni. La stagione da ricordare è stata quella 2014-2015, chiusa con la Sieco Impavida, guidata dal figlio Nunzio in panchina e capitanata in campo dal secondogenito Andrea, al primo posto nella regular season di A2 e con una società capace di organizzare , a Chieti, le finali della Coppa Italia di categoria. Schietto, leale e sincero, forse anche un po’ rude come carattere. Uno che certamente glielo aveva fatto sapere, orgoglioso com’era di averlo fatto lui stesso. Assenza dal palazzetto dello sport da poco più di un anno. A lui aveva dedicato il figlio Nunzio la promozione in A2 dello scorso anno che il padre aveva seguito dall’ospedale. Con particolare orgoglio ha seguito anche l’ingresso del nipote Edoardo nel roster della prima squadra. Di certo Tommaso Lanci è stato molto apprezzato fuori dai confini ortonesi per quello che ha fatto nel mondo della pallavolo. «Gli dobbiamo molto», ha detto il presidente del comitato regionale della Fipav Fabio Di Camillo. «Tommaso era un punto di riferimento per tutti». I funerali domani, alle 10, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie. I©TUTTI I DIRITTI RISERVATI
