Io Capitano vince il premio come miglior film – .

Io Capitano vince il premio come miglior film – .
Io Capitano vince il premio come miglior film – .

Matteo Garrone va ai David di Donatello 2024 come miglior film e miglior regia per ‘Io Capitano’. Miglior attrice protagonista Paola Cortellesi per il film C’è ancora domani. Cortellesi vince anche il premio per il miglior esordio alla regia. Il David va a Michele Riondino come miglior attore per il film Palazzina laf. Il premio come migliore attrice non protagonista va ancora a Emanuela Fanelli per C’è ancora domani mentre il miglior attore non protagonista va ancora a Elio Germano per Palazzina Laf. Standing ovation nello studio 5 di Cinecittà per Vincenzo Mollica, premiato con il David speciale per aver raccontato per oltre quarant’anni il mondo dello spettacolo in Italia. Alla fine vince I Captain di Matteo Garrone che, con le avventure di Seydou e Moussa che partono da Dakar per raggiungere l’Europa, si porta a casa sette statuette tra cui le due più importanti: miglior film, regia, fotografia, montaggio, suono, produttore e visual effetti. Questo il verdetto della 69esima edizione dei David di Donatello, che per la prima volta sono diventati molto più spettacolari, trasmessi in prima serata su Rai 1 dagli studi di Cinecittà condotti da Carlo Conti e Alessia Marcuzzi, il film con più nomination, C’è ancora domani di Paola Cortellesi, storia del riscatto di una donna, moglie e madre, nella Roma della seconda metà degli anni Quaranta, vince sei statuette: il David già acquisito dello spettatore, l’attrice protagonista è andato a Cortellesi , l’attrice non protagonista a Emanuela Fanelli, miglior sceneggiatura originale, miglior esordio alla regia e il David Giovani. Bene Rapito di Marco Bellocchio, che racconta un episodio del 1858, quando un giovane ebreo bolognese fu rapito dai soldati pontifici perché battezzato di nascosto dalla sua nutrice, che vinse il David per scenografia, costumi, sceneggiatura non originale, realizzazione piano e acconciatura. Palazzina Laf di Michele Riondino, film dalla forte struttura civile ambientato all’Ilva di Taranto nel 1997, ottiene la statuetta per il miglior attore protagonista, lo stesso Riondino, per il comprimario a Elio Germano, per la canzone originale a Diodato che dedica il premio alla “mia terra e a Taranto, città che soffre”. Adagio di Stefano Sollima, ultimo capitolo della trilogia criminale, riceve il David per il compositore (Subsonica). Delusione infine per La Chimera di Alice Rohrwacher, viaggio poetico negli anni Ottanta, nel mondo clandestino dei “tombaroli”; per Commander di Edoardo De Angelis sulla figura di Salvatore Todaro, eroica guida del sommergibilista Comandante Cappellini durante la Seconda Guerra Mondiale, interpretato da Pierfrancesco Favino, e per Il Sol dell’avvenire, ultimo film nostalgico di Nanni Moretti. Tra i momenti più belli di questa edizione: la voce di Fellini e l’omaggio al regista di Amarcord in apertura di programma nel mitico studio 5 di Cinecittà; Pierfrancesco Favino e Anna Ferzetti ballano sul red carpet presieduto da Fabrizio Biggio; Vincenzo Mollica che, ricevendo il David speciale, riceve una standing ovation, racconta il gesto dell’ombrello agli operai compiuto da Alberto Sordi e confessa che, se potesse vedere di nuovo, vorrebbe rivedere sua moglie e sua figlia. Garrone, ricevendo il Premio alla regia per Il Capitano, sottolinea il significato di “un film nato dalla voglia di ascoltare e raccontare quella parte del viaggio che nessuno vede mai”, mentre i due protagonisti, Seydou e Moussa, ringraziano gli italiani e tutti quelli “che salvano i migranti in mare”. Cortellesi, nel ricevere il David del pubblico, commenta: “Non mi piace che siano considerati una massa di sconosciuti, di spettatori anonimi” e ringrazia “i 5 milioni di spettatori che hanno compiuto il gesto eroico di andare al cinema”, senza tralasciare il È ironico quando parla del suo debutto alla regia “alle soglie della menopausa”; mentre la bravissima Emanuela Fanelli sottolinea: “Faccio una menzione davvero speciale a mamma e papà che adesso sono sul divano a piangere per il mio premio”. Elio Germano, miglior attore non protagonista per Palazzina Laf dice: “Non possiamo fare a meno di litigare, io e Riondino, questo è un film attualissimo che parla di lavoro, tema che sembra dimenticato dal cinema di oggi, e di Taranto violentata dal profitto . Molte persone ci hanno parlato dei loro edifici Laf.” Infine, un Bellocchio sempre più disincantato nel ricevere il premio per la migliore sceneggiatura non originale dice: “Ho tante battute, ma sono sempre le stesse, dico solo che la mia età mi fa dire che questo riconoscimento mi rende moderatamente soddisfatto e mi Spero solo di avere la mente in buona forma per fare altri film”. Qualche polemica quando il David per i migliori costumi viene assegnato a Sergio Ballo e Daria Calvelli per Rapito, che ricevono il premio in sala 18: “Avremmo preferito condividere la sala con colleghi, purtroppo il nostro lavoro di costumisti e scenografi i designer sono visti come vetrinisti e cameriere”, dice Ballo. E Conti spiega: «Aver portato alcune categorie in alcuni spazi speciali ci è sembrato un arricchimento, non una deminutio». Serata davvero mostruosa in termini di ospiti con i registi premio Oscar Justine Triet (David miglior film internazionale per Anatomia di una caduta) e Paolo Sorrentino, le attrici Claudia Gerini, Eleonora Giorgi, Elena Sofia Ricci e Isabella Rossellini, gli attori Federico Ielapi, Nicolas Maupas e Josh O’Connor, i cantanti Malika Ayane e Giorgia e i cantanti Irama e Mahmood.

 
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