Bandecchi vince in Cassazione, Alternativa Popolare agli europei – .

Bandecchi vince in Cassazione, Alternativa Popolare agli europei – .
Bandecchi vince in Cassazione, Alternativa Popolare agli europei – .

Bandecchi vince in Cassazione, Alternativa Popolare alle Europee 2024.

L’elenco di Alternativa Popolare riammessa alle elezioni europee 2024 nella Circoscrizione Centrale, Toscana compresa, Lazio, Umbria, Marche, votazioni 8 e 9 giugno 2024.

In cima alla lista c’è l’ex magistrato Luca Palamara.

Dunque Bandecchi vince in Cassazione. La lista è stata ammessa solo nella circoscrizione Sud. Poi il appeal di Alternativa Popolare.

Stefano Bandecchi, da Livorno, sindaco di Terni, leader nazionale Ap, e Paolo Alli, Il presidente dell’Ap: “Giustizia resa e democrazia garantita”.

Bandecchi a Livorno sabato 4 e domenica 5 maggio con Costanza Vaccaro, candidato sindaco di Livorno alle elezioni amministrative 2024 dell’8 e 9 giugno.

Bandecchi e Alli via social: “La modifica apportata dalla maggioranza con l’emendamento in sede di conversione del dlgs. 7 del 2024 sui requisiti di ammissione alle liste elettorali, come abbiamo sempre sostenuto, non ha inciso sui diritti già accertati e acquisiti, in particolare da Alternativa Popolare.

Come abbiamo sempre sostenuto, il La Corte di Cassazione ha infatti annullato la decisione della Corte d’Appello di Roma di non ammettere la lista AP nella circoscrizione Centro per presunta mancanza dei requisiti, ribaltando la sentenza e stabilendo, in via definitiva, quello che abbiamo sempre sostenuto, cioè quello far parte del DPI di cui proponiamo il simbolo, fQuesto è il requisito richiesto dalle norme italiane ed europee, nonché suggerito dalla logica”.

Poi: “In particolare, la Suprema Corte di Cassazione, a differenza delle quattro Corti d’appello che hanno respinto le liste (Roma, Milano, Venezia e Palermo), ha ritenuto che il requisito dell’appartenenza al PPE e il contestuale utilizzo del suo simbolo garantire il diritto all’esenzione dalla raccolta firme, Posizione sostenuta in tribunale dal Tesoriere dell’avvocato AP. Capelli.

Si sottolinea, inoltre, che l’Ufficio Elettorale Nazionale ha espresso forti perplessità, ritenendo anche “improbabile” che il Parlamento intenda intervenire su una questione così delicata ed entro 180 giorni dalle elezioni attraverso un emendamento con l’obiettivo di discriminare così i partiti che non hanno rappresentanza nel Parlamento italiano ma hanno una chiara rappresentanza europea. Tutto questo nell’ambito della competizione elettorale necessaria per il rinnovamento del Parlamento europeo”.

Bandecchi e Alli: “Il cortocircuito istituzionale che si rischiava è stato superato. Proseguiremo ora la nostra campagna elettorale serena, incontrando i cittadini di tutto il Paese, per avviare un vero, reale e imprescindibile rilancio dell’Italia in Europa”.

 
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