Alcune scritte antivax scoperte questa mattina sui muri perimetrali del cimitero di Pescia. Insieme agli ormai noti ‘simboli’ come la doppia v all’interno di un cerchio e altri riferimenti espliciti ai vaccini anti-Covid, una scritta contiene un riferimento preciso a Samuele Del Ministro, il pompiere di Pescia morto pochi giorni fa a causa di a un malore all’età di 50 anni mentre era in servizio a Torino e che è sepolto nel cimitero di Pescia: ‘Samuel non è stato ucciso dalla malattia, ma è stato ucciso dai vax’.
“Samuele – risponde via social la moglie Stefania Berti – credeva fermamente nella scienza. Sapeva che non sempre offre risposte e soluzioni, ma è l’unica strada che può essere percorsa da persone razionali e intelligenti, come lui era e come sono io, per affrontare certi problemi. La superstizione, le false fedi, il fanatismo e la stolta credulità non gli appartenevano”.
E ancora: “Non ci siamo mai preoccupati di cosa ci fosse dentro i vaccini, che è ciò che sembra preoccupare di più gli anti-vaxxer. In quei terribili mesi del Covid il suo unico pensiero non era per se stesso, ma per le tante persone intorno a noi che avevano bisogno di essere protette. La persona che ha deturpato il muro del cimitero dove riposa rivela un egoismo e una superficialità che Samuele avrebbe disprezzato. Chi ha commesso questo atto ignobile non solo non conosceva Samuele – conclude la moglie – ma ne ha imbrattato la memoria e la memoria. Non avrei mai pensato che la sua morte potesse essere strumentalizzata e tanto meno per una battaglia che offende in ogni fibra dell’anima: dolore aggiunge dolore”.