Inchiesta Liguria, al centro lo yacht dell’imprenditore Aldo Spinelli – .

Inchiesta Liguria, al centro lo yacht dell’imprenditore Aldo Spinelli – .
Inchiesta Liguria, al centro lo yacht dell’imprenditore Aldo Spinelli – .

Erano tutti sulla stessa barca, quelli che contano, a Genova. Il Leila 2, lo yacht dell’imprenditore Aldo Spinelli, che ospitava il presidente della Liguria Toti e il suo predecessore in regione Claudio Burlando, del Pd, con tanto di consigliere regionale al seguito, entrambi estranei all’inchiesta. Poi sono saliti a bordo il presidente dell’Autorità portuale Signorini e il sindaco Bucci, anche lui non indagato.

Il nome di Bucci compare spesso nelle pagine dell’ordinanza che ha sconvolto la Regione nella maxi inchiesta che racconta gli stretti rapporti tra politici e imprenditori: al centro c’è il porto di Genova, con i suoi mille interessi, mestieri e progetti.

La barca di Spinelli è uno dei luoghi simbolo di questa indagine: quando alcuni dei protagonisti dell’inchiesta salirono a bordo dello yacht lasciarono i cellulari fuori. Una precauzione per non farsi sentire, rivelatasi però inutile, perché la Leila 2 – il nome è un omaggio alla moglie scomparsa di Spinelli – era piena di cimici.

Ogni parola ascoltata dalla guardia di finanza, ogni movimento fotografato. Su quello yacht si parlava di concessioni portuali e di iniziative immobiliari, lei mangiava e brindava.

A bordo sarebbe salito anche l’ex procuratore di Genova, Francesco Cozzi, che indagò sul crollo del Ponte Morandi.

Da quando è andato in pensione nel 2021, ha ricoperto un ruolo di consulenza regolarmente retribuito per Spinelli. Nessuna irregolarità, solo la conferma della capacità dell’imprenditore di mantenere rapporti ai massimi livelli. Del resto, come lui stesso ha detto: “Non fare del male, non aver paura”.

 
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