«Non ci sono più soccorsi capillari e il comandante non aiuta» – .

«Non ci sono più soccorsi capillari e il comandante non aiuta» – .
«Non ci sono più soccorsi capillari e il comandante non aiuta» – .

MASSA-CARRARA – “Possiamo restare nei 20 minuti di salvataggio? Questa è la domanda da porsi. I cittadini devono sapere che non c’è più capillarità nei soccorsi, a causa di un risparmio di risorse economiche e finanziarie e in questo contesto l’atteggiamento del comandante provinciale non aiuta”. Si mette in questi termini Matteo Zaccari, delegato provinciale USB dei vigili del fuoco, accusando il comandante provinciale di trascurare quei rapporti sindacali necessari per fronteggiare una situazione di profonda crisi, e lo dichiara prima di salire a Palazzo Ducale per incontrare il responsabile della toilette. Lo sciopero di questa mattina accompagnato dalla manifestazione in piazza Aranci sono stati il ​​precursore dell’incontro al quale il capo del Gabinetto ha voluto partecipare anche il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Alessandro Gabrielli.

«Portiamo al prefetto i problemi per i quali non abbiamo trovato riscontro da parte del dirigente provinciale – afferma Zaccari prima di salire a Palazzo Rosso per il confronto – tanto che abbiamo dovuto dichiarare uno sciopero. Un dirigente del tutto assente entrato in carica il 22 dicembre 2023 e che ad oggi non ha ancora incontrato nemmeno i sindaci della zona. È molto serio. L’ingegner Gabrielli ricopre al Ministero di Roma incarichi probabilmente più importanti della gestione del comando provinciale dei vigili del fuoco. Abbiamo provato attraverso il dialogo a riportarlo sui problemi provinciali – lamenta Usb – ma non c’è stata risposta. Abbiamo avviato una trattativa con il direttore regionale della Lombardia, dottor Piccinini che ha fatto un ottimo lavoro di mediazione – riferisce il vigile del fuoco – ma nonostante ciò il dirigente ha mantenuto una chiusura totale sulle nostre richieste che si concentrano sulle varie problematiche: come è avvenuto con lo smaltimento dell’amianto presso la sede di Aulla che è stato effettuato con i lavoratori all’interno della sede, e per questo denunciato alla Procura, nonché con la mancanza di comunicazione e collaborazione con i sindacati. Su 145 persone che lavorano al comando di Massa-Carrara – contesta Zaccari – solo un turno ha visto il comandante, il 24 dicembre. Chiediamo che le relazioni sindacali siano il cardine del comando: se mancano, mancheranno gli strumenti che consentano un’assistenza adeguata, come purtroppo è mancato, perché ci sono state lacune nell’assistenza provinciale – parla il sindacalista informa -. Siamo una delle province con il più alto tasso di scomparse, per questo effettuiamo ricerche per persona a seguito delle quali il personale deve spostarsi in Lunigiana per cercare raccoglitori di funghi ed escursionisti. Abbiamo un distaccamento di Aulla che deve intervenire e di Carrara che deve fare da cuscinetto tra Carrara, Fosdinovo e la Lunigiana, ma spesso le risorse straordinarie non vengono attivate: quindi abbiamo 5 persone che devono coprire un territorio vasto, con tempi lunghi e se ci sono problemi tecnici seri come un incendio in una casa, riusciremo a rispettare i 20 minuti di tempo di risposta all’emergenza? Questa è la domanda. I cittadini devono sapere che non esistono più aiuti diffusi, a causa di un risparmio di risorse economiche e finanziarie. Noi come sindacato non lo accettiamo perché i cittadini pagano le tasse e hanno bisogno di una risposta. Il governo locale, per non parlare di quello nazionale, non mette in atto quegli strumenti per cercare di migliorare e i gestori ne approfittano realizzando quei risparmi gestionali che ormai sono il mantra delle amministrazioni. L’USB dice no, non ci adattiamo. I soccorsi oggi sono inadeguati rispetto ad una situazione così complessa: manca il personale e siamo arrivati ​​ad una situazione di non ritorno”.

Claudio Mariotti del coordinamento nazionale vigili del fuoco è presente a supporto della struttura di Massa-Carrara e aggiunge: “Il dirigente, ad esempio, ha deciso di istituire un pattugliamento autostradale sulla Cisa che prevede l’impiego di risorse straordinarie senza aver consultato i sindacati . Questo sindacato ha fatto il suo cammino con lo stato di agitazione perché il dirigente provinciale non ha risposto nemmeno a tutte le note inviate dove chiedevamo conto di tutte queste prerogative sindacali non rispettate, e lo stato di agitazione si è trasformato in un tentativo di conciliazione, la quale, svoltasi pochi giorni fa, non ha dato esito positivo perché il dirigente si è ostinato a mantenere le sue posizioni nel non voler accettare e rispettare regole che prevedono, attraverso corretti rapporti sindacali, informazione, contrattazione e consultazione. Ha mantenuto la sua posizione.

È stato lo stesso Mariotti a commentare poi in modo non particolarmente entusiasta l’esito dell’incontro una volta conclusosi. “Il capo del Gabinetto ha voluto anche che il comandante provinciale presente tentasse una nuova mediazione, chiedendoci di ricomporre l’unità di intenti dei vigili del fuoco. Abbiamo assicurato che il servizio non è mai stato messo in discussione. Non è in questione il servizio ma i rapporti sindacali – sottolinea il pompiere – il distaccamento di Aulla versava da anni in uno stato vergognoso, solo ora hanno rimosso l’amianto e la situazione è migliorata, e a Carrara, per fare un altro esempio, qualche giorni fa mancava una persona e la squadra Carrara è stata impegnata per giorni, lasciando sguarnito il distaccamento, ma se ci fosse stato un normale colloquio con il comandante si sarebbe potuto rimediare con una squadra straordinaria. Purtroppo Gabrielli anche oggi ha mantenuto la sua posizione. Il capo del Gabinetto gli ha poi chiesto di dimostrare maggiore interlocuzione. Vedremo. Gli abbiamo inoltrato numerose note e se continua a non rispondere riprenderemo lo stato di disordini e scioperi”.

 
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