Greta Spreafico, denuncia della famiglia a Como: «Qualcuno l’ha truffata per soldi»

Greta Spreafico, denuncia della famiglia a Como: «Qualcuno l’ha truffata per soldi»
Greta Spreafico, denuncia della famiglia a Como: «Qualcuno l’ha truffata per soldi»

DiRoberta Merlino

Rovigo, indagine per omicidio, le indagini si allargano. I parenti sospettano dell’ex fidanzato del rocker scomparso da due anni

Nel corso della giornata del 5 maggio i vigili del fuoco di Rovigo hanno esplorato le acque del Po, in zona Borgo Molo, in Porto Tollenel tentativo di localizzare l’auto di Greta Spreafico, la cantante cinquantatreenne di Erba (Como) per due anni scomparso nel nulla. Ma della Kia Picanto per ora nessuna traccia, le ricerche proseguiranno. La Procura di Rovigo, che in ottobre aveva archiviato il caso dell’allora indagato Andrea Tosi, l’amico giardiniere di 58 anni con cui il rocker aveva trascorso la serata della scomparsa, nei giorni scorsi ha riaperto il indaginiiscrivere una nuova persona eventualmente responsabile della scomparsa del rocker erbaceo.

L’ipotesi della famiglia: rapito e ucciso

L’impulso è venuto dall’istanza presentata dall’avvocato Nunzia Barzan con il sostegno di fratello Davide, criminologo, per conto degli Spreafico. La famiglia è convinta che sia stata Greta sequestrato E ucciso per un motivo economico, cioè quello di impossessarsi dell’ingente somma eredità che ha ereditato dal padre: terra E proprietà per un valore di circa 1 milione di euro. Nel 2021, la cinquantatreenne aveva infatti deciso di modificare il suo testamento, inizialmente in favore della madre, indicando come erede unico fidanzato Gabriele Lietti. Una scelta che aveva rotto il rapporto di Greta con la madre e i due fratelli, convincendoli a presentare denuncia alla Procura di Como, dove vive la madre di Greta. elusione Di incapace. Nella denuncia hanno parlato dell’ex fidanzato e di altre due persone. A seguito della denuncia dei parenti, la Procura della Repubblica del Comune lombardo ha aperto un procedimento penale. Alla luce nuove indagini veneziane quei documenti furono ritenuti interessanti, tanto che la Procura di Rovigo ne chiese la trasmissione. Secondo quanto racconta la sua famiglia, Greta ne avrebbe sofferto crisi depressive in seguito alle difficili condizioni di salute in cui versava da alcuni anni. La donna lamentava dolori che secondo lei erano attribuibili a: avvelenamento dai metalli pesanti con cui sarebbe venuta in contatto durante il lavoro.

“Vogliono farmi uscire”

Il cinquantatreenne lo farebbe però all’improvviso interrotto IL cura rivolgersi a un medico di Catanzaro, amico del suo fidanzato, che le aveva proposto una cura alternativa. Le condizioni mentali del cantante sono peggiorate nel tempo. Inoltre dolore Greta si sentiva sempre più fisica solo ed era convinta che qualcuno volesse farle del male. Lo aveva detto all’investigatore Ezio Denti, al quale si era rivolta pochi mesi prima di scomparire. «Ho pestato i piedi a qualcuno – disse la donna – adesso vogliono uccidermi. Ho paura”.

Le telecamere e il biglietto

Il 6 giugno il cantante avrebbe dovuto firmare il atto dal notaio in vendita, per un valore 80 mila eurodalla casa del nonno a Ca’ Tiepolo (Porto Tolle) al cugino. Lei però non si è mai presentata all’appuntamento. Nella notte tra il 3 e il 4 giugno 2022 l’ultima traccia è quella della sua auto, rilevata al varco Barricata alle 5 del mattino. Non è chiaro se a bordo ci fosse anche Greta: le macchine fotografiche immortalano un uomo in camicia bianca alla guida. Il 6 giugno, il giorno del fatto, era arrivato a Porto Tolle anche il fidanzato Gabriele Lietti che Greta si sarebbe incontrata a Porto Tolle. Verona. Non trovandola, la lascia a biglietto: «Amore dove sei, ti aspetto». Una vicina, però, ha detto di averlo visto lì il giorno prima. Alla fine di maggio di quest’anno compare un nuovo sospettato e la Procura torna a indagare.

La maglietta nella spazzatura

Massimo il riservatezza degli investigatori su nome di battesimo del sospettato. «Chiunque sia – precisa l’investigatore che ha effettuato le prime indagini – aveva il Le chiavi di casa di Greta ed è entrato anche dopo la sua scomparsa”.
Prova? UN Maglietta nero dentro spazzatura (dello stesso colore nero-verde di quello che secondo l’amico giardiniere avrebbe indossato la sera della scomparsa) e il chiavi dell’auto ritrovata all’interno di una borsa. «Dopo la scomparsa di Greta non abbiamo più potuto parlare con il suo ex fidanzato – ha spiegato in tv il fratello Simone Spreafico. Non ha mai risposto ai nostri messaggi e alle nostre chiamate”.


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6 giugno 2024

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