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«Chi mette sullo stesso piano le droghe leggere e quelle pesanti è un criminale. Con la Meloni si deridono le libertà” – .

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«Chi mette sullo stesso piano le droghe leggere e quelle pesanti è un criminale. Con la Meloni si deridono le libertà” – .

DiBarbara Visentin

Il rocker è stato ospite del Corriere della Sera prima delle sette date tutto esaurito che lo attendono a San Siro

«I concerti dovrebbero essere trasferiti alla cassa malattia». La proposta, accolta da un’ovazione da parte dei suoi fan, arriva da lì Vasco Rossiche ha ribadito l’importanza della musica dal vivo alla vigilia dei sette eventi, tutti esauriti, che lo riportano a cui San Sirocon cui arriva quota record di 36 date allo stadio milanese. «La musica è molto importante e il concerto è un rito secolare», ha detto il rocker, intervistato da Andrea Laffranchi in un incontro organizzato da ViviMilano al Corriere della Sera.

Sempre molto generoso con il suo pubblicoVasco raccontò per intero la sua storia, perseguitato al suo ingresso dal grido «sindaco di Vasco». A fine marzo, intervistato da Aldo Cazzullo, Vasco ha parlato del suo record di concerti a San Siro: «Il Milan dovrebbe darle un premio», ha suggerito Cazzullo. E adesso è arrivato il premio, la «Pergamena della città», consegnata dal sindaco Beppe Sala: «Se le squadre non vogliono San Siro, e spero che lo facciano, Glielo venderò», ha scherzato (ma non troppo) il sindaco. Nel corso dell’incontro, il terzo della sua carriera al Corriere della Sera, c’è stato uno scambio di parole con il presidente Il Cairo urbano: «Io guardo sempre La7, e per fortuna c’è La7», gli ha detto Vasco. «Anche io ho amato le sue canzoni, lei è lì la nostra rock star numero uno», rispose Cairo.

Riavvolgendo il nastro sugli esordi, Blasco ha ricordato quando in pochi lo seguivano: «Nelle canzoni racconto i miei problemi, la rabbia e le frustrazioni e lo faccio ormai da 45 anni. All’inizio pensavo che poche persone potessero capirli. Sono rimasto incompresoEro ironico e venivo preso sul serio, ma i tifosi non hanno mai frainteso nulla, hanno sempre capito tutto perfettamente”.

Da lì si concentra sulla canzone «Bolle»: «Viene dal periodo in cui fui preso come capro espiatorio di tutti i problemi degli anni ’80, ma non si può dire che tutti i farmaci siano uguali, ci sono sostanze particolarmente pericolose, come l’eroina, metterle tutte nello stesso calderone è criminale”. Vasco, definendosi «un provocatore», non ha paura di soffermarsi su questo argomento e poi passa a «Vita spericolata»: «È stata la canzone più fraintesa perché dice proprio questo Voglio vivere in modo stravagante, non che io voglia morire, non che io voglia fare le pere. Non ho mai fatto uso di eroina e l’ho sempre detto, il movimento degli anni ’70 è andato al diavolo perché è arrivata l’eroina. Le sostanze che usavo le prendevo per fare più di quello che volevo fare: scrivere canzoni, restare sveglio. Negli anni 80 con le anfetamine presi il volo, ma ero sempre cosciente. Ho sempre usato sostanze e non ho mai lasciato che mi usassero».

Vasco parla della scaletta del suo tour di quest’anno, definendola una scaletta sociale: «È una scaletta forte, Voglio che tu parli di questioni sociali. Non sui social, ma sul momento che stiamo vivendo, un momento drammatico. Siamo nella situazione più distopica che si potesse creare e stiamo andando indietro malissimo. Ovunque vedo il trionfo di questo populismo, di queste bugie che sparano costantemente. Ci stanno prendendo in giro con il loro notizie false, le persone sono arrabbiate con i social media. La pandemia ha fatto esplodere questo delirio collettivo totale, sono scioccato”.

Lo stesso Vasco è stato talvolta preso di mira sui social, recentemente anche quando ha commemorato la Giorno della Memoria: «Te ne ricordi perché speri che non succeda più, mio padre è quasi morto in un campo di concentramento e questa cosa qui la sento molto, non riesco nemmeno a guardare i film sui campi di concentramento – ha detto -. Ma ora sta accadendo un’altra cosa vergognosa, Netanyahu è un capo di governo criminale, non lo è tutta la popolazione, ma stanno facendo cose che non sono accettabili dal punto di vista umano. Ma non puoi dirmi che non riesco a ricordare l’Olocausto, non c’entra nulla.”

La guerra «va vietata», incalza Vasco: «Il delirio totale che si sta verificando in Palestina non è accettabile, ma secondo me la guerra dovrebbe essere bandita dall’umanità, non può più essere un sistema d’azione, deve diventare un tabù. Quando qualcuno dichiara guerra dovrebbe essere immediatamente messo in un ospedale psichiatrico”.

Al nostro primo ministroVasco però ha detto che in questo tour si dedica «Repubblica dell’Asilo»: «L’ho scritto 40 anni fa, ma è particolarmente attuale. Adesso tocca a Giorgia dire che ha bisogno di più ordine e disciplina, quindi la cito dal palco. Sono concetti particolarmente attuali ora che c’è questa direzione verso un certo tipo di l’autoritarismo e le libertà vengono derisi. Il problema è questa continua derisione, tipica di ciò che Era lì negli anni ’20Vedo alcune notevoli somiglianze”.

5 giugno 2024 (modificato il 5 giugno 2024 | 22:16)

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