Dopo cinque giorni di lavoro, presso il Gaetano Scirea di Santa Lucia del Mela, per i 60 giovani calciatori siciliani che hanno partecipato al “Training for yoyr future”, organizzato da Salvatore Agrì e dall’Oreto Calcio del presidente Domenico Grasso, si conclude oggi, alla Grotta Polifemo di Milazzo, lo stage di tecnica individuale che ha seguito la metodologia “Scuola Calcio Individuale” con gli istruttori Giordano Piras ed Enzo Friso, mentre i portieri sono stati seguiti dall’ex estremo difensore, ora opinionista TV Mediaset, Stefano Sorrentino.
L’ex portiere di Torino, Palermo, AEK Atene e Chievo Verona ha dato numerosi consigli lavorando intensamente con i giovani portieri: Graziano Cicciari, Leo Sciarrone, Enzo Cirene, Simone Cataldi, Alberto Iarrera, Samuel Calabrò, Andrea Andaloro, Giuseppe Acrì, Giuseppe Corvaglia, Pietro L’Amatore, Emanele Urso, Francesco Giunta e Gabriele Petrisi.
I compiti del portiere, oltre a difendere la porta, sono cambiati negli ultimi anni, diventando un giocatore in più con buoni piedi e tanto atletismo, quindi oggi ha il compito di intercettare la palla per proteggere la propria porta, la sua funzione si basa nell’impedire alla squadra avversaria di segnare una rete. Il suo lavoro consiste in azioni offensive e difensive, il che significa che deve essere agile nel prendere decisioni.
Alla fine Sorrentino è rimasto soddisfatto di come hanno lavorato: “Nonostante il caldo si sono impegnati e hanno dimostrato di voler giocare a calcio, capendo che ci vuole passione, lavoro, sacrificio e tanta umiltà per realizzare i propri sogni. Erano tutti ragazzi educati, il che significa che gli allenatori lavorano bene nelle loro squadre”.
Stefano Sorrentino è stato assistito dagli allenatori siciliani: Cicciari, Leo e Cirene.
Durante lo stage sono stati ospiti due giovani calciatori cresciuti con la metodologia ISS Italia, come Andrea Valdesi di Gioiosa Marea che ora gioca nella Juventus U23 e Matteo Antoci del Santa Stefano di Camastra che gioca nel Frosinone.
Contentissimo il presidente dell’Oreto Domenico Grasso: “Vedere lavorare questi ragazzi è emozionante, vedo nei loro occhi il sogno di diventare calciatori professionisti e speriamo di vederli giocare su palcoscenici importanti in futuro. La scelta di trasferirsi dal Santa Lucia del Mela alla Grotta Polifemo di Milazzo, ora Stadio Marco Salmeri, non è casuale, ma vogliamo ricordare un giovane calciatore pieno di sogni, serio e bravissimo come Marco che 10 anni fa perse il suo vita in un incidente stradale”.
L’appuntamento è ora a fine settembre per un altro stage formativo per tanti altri giovani calciatori pieni di sogni.
