Almeno 274 palestinesi sono morti nel raid israeliano su Gaza che ha liberato quattro ostaggi – Euractiv Italia – .

Almeno 274 palestinesi sono morti nel raid israeliano su Gaza che ha liberato quattro ostaggi – Euractiv Italia – .
Almeno 274 palestinesi sono morti nel raid israeliano su Gaza che ha liberato quattro ostaggi – Euractiv Italia – .

Secondo quanto riferito, almeno 274 palestinesi, tra cui dozzine di bambini, sono stati uccisi nel blitz condotto dalle forze di difesa israeliane sabato (8 giugno) per salvare quattro ostaggi tenuti da Hamas nel campo profughi di Nuseirat nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito il ministero della Sanità di Gaza, controllato dal movimento estremista palestinese Hamas.

L’esercito israeliano ha affermato che le sue forze sono finite sotto un pesante fuoco durante la complessa operazione diurna nel centro di Gaza, dove sono stati salvati gli ostaggi Noa Argamani, Andrey Kozlov, Almog Meir Jan e Shlomi Ziv.

L’operazione a Nuseirat, un campo profughi costruito nel periodo della guerra arabo-israeliana del 1948, è stata il più grande salvataggio dal 7 ottobre, quando Hamas e altri militanti palestinesi hanno fatto irruzione oltre il confine, uccidendo circa 1.200 persone, per lo più civili, e prendendo circa 250 ostaggi.

Si ritiene che dozzine di ostaggi siano tenuti in aree densamente popolate o all’interno del labirinto di tunnel di Hamas, rendendo i salvataggi estremamente complessi e rischiosi. A febbraio un raid ha liberato due ostaggi e ucciso 74 palestinesi.

L’esercito israeliano ha affermato di aver attaccato “minacce alle nostre forze nell’area” e che un ufficiale delle forze speciali è stato ucciso durante l’operazione.

Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa statunitense AP, Il portavoce militare israeliano, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha detto sabato che gli ostaggi erano tenuti in due appartamenti a circa 200 metri di distanza l’uno dall’altro. Hagari ha riferito che i militari hanno effettuato un’irruzione in entrambi gli appartamenti contemporaneamente. Durante l’operazione, le forze israeliane hanno dovuto contrastare il fuoco dei militanti di Hamas che hanno anche lanciato granate con propulsione a razzo.

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz si è scagliato contro i critici dell’operazione in un post su X, affermando che “solo i nemici di Israele si sono lamentati delle vittime dei terroristi di Hamas e dei loro complici”.

Per Netanyahu Israele non “chinerà la testa”

Lo ha detto domenica (9 giugno) insieme ai rappresentanti del Valor Forum, Netanyahu commentando l’operazione dell’8 giugno, secondo quanto riferito Ynet: “Siamo obbligati a riportare a casa gli ostaggi in vari modi, ma prima di tutto siamo obbligati a garantire il nostro futuro – che qui non esisterà se semplicemente chiniamo la testa”.

Netanyahu ha osservato che anche da parte degli alleati di Israele sta emergendo il sostegno alle richieste di Hamas di porre fine alla guerra “senza raggiungere i nostri obiettivi”. “Ma io non sono pronto e non credo che lo sia nemmeno l’opinione pubblica”, ha detto il primo ministro israeliano. “Siamo impegnati per la vittoria assoluta. Non vogliamo e non possiamo abbandonare il fronte di Gaza, non solo a causa dei nostri meravigliosi ragazzi caduti, ma perché è il futuro del Paese”, ha detto Netanyahu.

Il nuovo appello del Papa

Domenica, all’Angelus in piazza San Pietro, il Papa ha lanciato un nuovo appello per porre fine alla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. “Dopodomani si terrà in Giordania una conferenza internazionale sulla situazione umanitaria a Gaza, convocata dal re di Giordania, dal presidente dell’Egitto e dal segretario generale delle Nazioni Unite”, ha detto Papa Francesco.

“Mentre li ringrazio per questa importante iniziativa, incoraggio la comunità internazionale ad agire con urgenza e con tutti i mezzi per aiutare la popolazione di Gaza, stanca della guerra. Gli aiuti umanitari devono poter raggiungere chi ne ha bisogno e nessuno può impedirlo”, ha affermato il Pontefice.

La massiccia offensiva israeliana ha ucciso più di 36.700 palestinesi, secondo il ministero della Sanità di Gaza, che nel suo conteggio non fa alcuna distinzione tra civili e combattenti. Si dice che 64 bambini e 57 donne siano stati uccisi nell’ultimo raid, e 153 bambini e 161 donne erano tra i quasi 700 feriti.

A Gaza i medici hanno descritto scene di caos dopo il raid israeliano per recuperare i quattro ostaggi. Gli ospedali sopraffatti stavano già lottando per curare i feriti dopo giorni di pesanti attacchi israeliani nella zona.

Rimangono circa 120 ostaggi, di cui 43 dichiarati morti, dopo che circa la metà è stata rilasciata durante un cessate il fuoco durato una settimana a novembre. Secondo il governo, le truppe israeliane hanno recuperato i corpi di almeno 16 persone. Tra i sopravvissuti ci sono circa 15 donne, due bambini sotto i 5 anni e due uomini ultraottantenni.

 
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