“Un’attività investigativa approfondita che ha richiesto tempi lunghi ma che chiarisce un procedimento amministrativo ambiguo” – .

“Un’attività investigativa approfondita che ha richiesto tempi lunghi ma che chiarisce un procedimento amministrativo ambiguo” – .
“Un’attività investigativa approfondita che ha richiesto tempi lunghi ma che chiarisce un procedimento amministrativo ambiguo” – .

“Molto rumore per nulla. Molto rumore per nulla è il titolo di una famosissima tragicommedia di William Shakespeare, pubblicata e rappresentata in tutto il mondo, giocata sugli equivoci generati dal cattivo uso delle parole o, diremo in questo caso, dagli equivoci generati dalla lettura superficiale di una decisione”. Inizia così la lettera dell’assessore Paola Rossi sul tema dell’assetto commerciale del Campo dell’Oro che ha scatenato diverse polemiche negli ultimi giorni.

Si grida allo scempio e un candidato sindaco denuncia addirittura con fermezza “dubbia legittimità e tempismo sospetto”. Ben venga quindi, come promesso, la “revisione” in caso di vittoria: potrà verificare con attenzione il contenuto della deliberazione consiliare. Potrete leggere che il progetto dei discussi mille metri quadrati di superficie commerciale – comunque previsti dal Piano d’Ambito in un’area mai completata e che versa quindi in stato di progressivo abbandono – non è stato ancora realizzato approvato ma si è deciso di stabilire preventivamente che oltre 600 mq (il doppio del dovuto) diventeranno di proprietà comunale e saranno destinati alla Polizia Metropolitana e alla Protezione Civile e si leggerà che è stato concordato e ottenuto che altri 200 mq i contatori, pur restando di proprietà privata, avranno usi di interesse sociale; ovviamente anche numerosi parcheggi pubblici e privati. Gli spazi di interesse sociale si affacciano su una piazza sopraelevata che sarà aperta al pubblico secondo quanto già realizzato in altre città europee con la fondata speranza che il progetto, se presentato, possa costituire qualificazione e rilancio di una zona attualmente fortemente degradata. Sottolineo: averlo presentato l’ultimo giorno non è conseguenza di “intenzioni sospette” ma più semplicemente della mia espressa volontà di completare, e sancire con regolare atto pubblico, un’attività investigativa molto approfondita che ha richiesto molto tempo per essere andare a fondo di una storia iniziata sedici anni fa e che trae origine da atti risalenti a oltre trent’anni fa; documenti a volte confusi, a volte errati, a volte incompleti e documenti introvabili e finalmente ritrovati. Ho voluto giustamente, con la mia delibera, chiarire un procedimento amministrativo altrimenti ambiguo e dare ai nuovi amministratori che verranno un quadro chiaro per poter procedere in piena legalità e correttezza. E chiedo perdono se ho raggiunto il mio obiettivo solo negli ultimi giorni: l’impegno è stato arduo e ringrazio chi ha lavorato con me e i miei colleghi assessori, presenti in seduta consiliare, che mi hanno sostenuto comprendendo le mie buone e trasparenti intenzioni” .

 
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