“L’Oro di Napoli”, film del 1954 in anteprima all’81ª Mostra Cinematografica della Biennale di Venezia – .

In onore di 50 anni dalla morte di Vittorio de Sicasarà il suo classico”L’oro di Napoli” (1954) con Eduardo De Filippo, Sophia Loren, Silvana Mangano, Paolo Stoppa e Totò, film di preapertura81° Festival Internazionale del Cinema alla Biennale di Venezia. Il film sarà proiettato, restaurato in 4k, martedì 27 agosto 2024.

Napoli protagonista a Venezia con lo storico film “L’Oro di Napoli”

L’oro di Napoliun film del 1954 che fa parte del programma di I Classici di Venezia dell’81a Mostrache si svolgerà dal 28 agosto al 7 settembre 2024, si presenterà come pre-apertura dell’evento il 27 agosto nella Sala Darsena al Lido di Venezia, alle 21:00. Il film può essere ammirato in Versione restaurata digitale 4K a cura di Cinecittà su iniziativa di Filmauro Srl Di Aurelio e Luigi De Laurentiispartendo dal negativo di scena 35mm e dal negativo colonna ottica mono 35mm, e con la supervisione artistica di Andrea De Sica.

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È un film a episodi del 1954, diretto da Vittorio De Sica, che racconta la storia di uno approfondimento sul dopoguerra napoletano e sulla povertà della popolazione. Tra gli attori principali spiccano Sophia Loren, Totò E Eduardo De Filippo. Lo stesso Vittorio De Sica ha recitato in uno dei sei episodi.

Gli episodi del film

  1. Il ragazzo: nel primo episodio assistiamo alla pietosa storia di sopraffazione della banda di quartiere, Don Saveriodisse il Pazzariello, interpretato da Totò. Don Saverio è vittima della prepotenza del Don Carmine, che dopo la morte della moglie decise di approfittare di Saverio e dormire a casa sua. Pazzariello, in un impeto di orgoglio e dignità, caccia il ragazzo dalla sua casa per tornare a vivere serenamente con la sua famiglia.
  2. Pizze a credito: secondo e altro episodio famoso del film. Sofia Loren quello bello è qui Sofia, pizzaiola, sposata con un uomo decisamente più brutto di lei. Sofia tradisce il marito e tutto il vicinato sembra saperlo. La donna perde poi l’anello che cade nelle mani dell’amante, ma con una mossa inaspettata la donna riprende possesso dell’oggetto.
  3. Il funerale: sicuramente l’episodio più drammatico dell’intero film. Una donna ha perso il figlio piccolo, e un corteo funebre si muove per la città: arriverà sul lungomare, dove verranno lanciati dei coriandoli in segno di commemorazione.
  4. I giocatori: IL Conte Prospero, interpretato da Vittorio de Sica, è un nobile napoletano soffocato dalla moglie, ricca e brutta, che lo ha fatto bandire a causa del vizio del gioco d’azzardo. L’uomo cerca vendetta su di lui in lunghe partite a carte con Gennarinoil figlio del portiere, un bambino di otto anni che continua a picchiarlo con la scopa e contro il quale è in gioco tutto, anche i suoi vestiti.
  5. Teresa: Giocato da Silvana Magnano, Teresa è una prostituta romana dal cuore buono e dalla vita difficile. Un giorno sposerà un uomo bello e ricco, ma l’uomo l’ha sposata solo per “riparare la sua immagine” di lei, perché in passato una ragazza si è suicidata, essendo stata rifiutata da lui. Teresa inizialmente è indignata, ma poi ritorna da lui: sa che solo con questo matrimonio di convenienza la sua vita acquisterà una certa stabilità.
  6. Il professore: episodio simbolo del “napoletanismo”. Don Ersilio Micciointerpretato da Eduardo de Filippo, per pochi spiccioli dà consigli decisivi a fidanzati gelosi, soldati innamorati e parrocchiani in cerca di un tormentone. Ma il problema del quartiere è come punire il nobile altezzoso del posto: una semplice pernacchia risolverà tutto.

Vittorio De Sica in una scena del film

Totò in una scena del film

 
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