Giro del Belgio 2024, Aranburu vince la tappa regina. Wærenskjold ancora leader della squadra generale – .

Giro del Belgio 2024, Aranburu vince la tappa regina. Wærenskjold ancora leader della squadra generale – .
Giro del Belgio 2024, Aranburu vince la tappa regina. Wærenskjold ancora leader della squadra generale – .

Lo spagnolo Alex Aranburu trionfa a Durbuy nella quarta tappa del Giro del Belgio 2024! Si dà il via alla tappa regina della corsa fiamminga grande spettacolo, soprattutto nel finale al cardiopalma con l’inseguimento forsennato dei quattro attaccanti da parte del gruppo. Alla fine trovare il giusto varco sull’ultimo muro della giornata è la cosa giusta l’iberico classe 1995, che vince per la settima volta in carriera e torna ad alzare le braccia al cielo due anni dopo l’ultima volta. Søren Wærenskjold mantiene la maglia di leader assolutodopo una giornata in cui la sua squadra ha tirato dal primo all’ultimo metro.

Seconda posizione per il francese Pierre Gautherat (Decathlon AG2R The World Team), mentre terzo arriva un positivo Jasper Philipsencon il belga dell’Alpecin che ha dimostrato di tenere benissimo anche su percorsi decisamente selettivi. Quarto posto per l’americana Riley Sheehan (Israele – Premier Tech), lo spagnolo quinto Carlo Canale (Movistar Team) a precedere il padrone di casa Jasper Stuyven, mentre lo è settimo Lorenzo Rota. Il migliore degli azzurri faceva parte del quartetto colto a 800 metri dal traguardo, ed è stato l’ultimo a mollare.

Un circuito cittadino che si è rivelato subito tutt’altro che scontato, con strade che continuavano a salire e scendere senza dare tregua ai corridori. Il primo dei quattro giri è stato già affrontato al massimo, con sprint e controsprint a profusione. Con la forza, e dopo molte battaglie, una dozzina di loro se ne andaronocon il gruppo che inizialmente non sembrava voler concedere spazi, ma poi si è rialzato e la fuga ha preso un paio di minuti di margine.

Un gruppo di attaccanti abbastanza nutrito che può vantare al suo interno corridori molto interessanti, come il francese Rémi Cavagna (Movistar Team), il belga Quinten Hermans (Alpecin – Deceuninck) e lo slovacco Martin Svrček (Soudal Quick-Step). Un vantaggio che, però, non è mai realmente decollato, anche grazie al lavoro nel gruppo Uno-X Mobilitysquadra del leader del generale. Un vero e proprio forcing da parte della squadra norvegeseche, a meno di sessanta chilometri dal traguardo, aveva già in vista tutti i fuggitivi, salvo poi togliere un attimo il piede dall’acceleratore per non riaprire la bagarre.

Tuttavia, il destino è inevitabilmente segnato per gli aggressori. ripreso poco prima dell’inizio dell’ultimo round. Lild-Trek e Team Visma | Lease a Bike ha affrontato a testa alta il penultimo passaggio sul Durbuy Wall, con Stuyven molto vivace nelle prime posizioni. L’L’asso nella manica dello squadrone americano era Mathias Vacek, con il ceco partito a 28 km dal traguardo, staccando tutti. Per il giovane classe 2002 questa mattina era a soli undici secondi dal leader Wærenskjold, e si trattava chiaramente di un’azione pensata per spendere una fortuna.

Una tappa maestosa per il ceco, che si porta subito con trenta secondi di vantaggio sul gruppo principale e una dozzina sui più diretti inseguitori: l’italiano Lorenzo Rota (Intermarché – Wanty), il belga Jenno Berckmoes (Lotto Dstny) e il britannico Joseph Blackmore (Israele – Premier Tech). Dopo quasi quattordici chilometri da solo Vacek è stato raggiunto dal trio, e i quattro di testa della corsa si sono ritrovati con 27″ da difendere sul gruppo principale. Un’impresa che sembrava quasi compiuta, ma il gruppo si è ribellato a meno di ottocento metri dalla fine.

Il momento decisivo in cima al Durbuy Wall è stato, come detto, Aranburuche succede a Sua Maestà Mathieu Van der Poel nell’albo d’oro di questo arrivo. Domani voleremo a Bruxelles, ma attenzione perché Vacek ha solo 2″ (grazie al gioco bonus) da recuperare a Wærenskjold, e sarà una battaglia.

 
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