Davanti ai big del mondo. Un uomo di Jesi ha diretto il lancio dei paracadutisti al G7 – .

Davanti ai big del mondo. Un uomo di Jesi ha diretto il lancio dei paracadutisti al G7 – .
Davanti ai big del mondo. Un uomo di Jesi ha diretto il lancio dei paracadutisti al G7 – .

G7 di Borgo Egnazia, Andrea Cardinali da Jesi è il direttore dei paracadutisti che hanno salutato i big del mondo, in Puglia. Cardinali (avrà 41 anni), Sergente Maggiore dell’Esercito appartenente alla ´Brigata Paracadutisti Folgore´, è di stanza a Pisa, nel Reparto Attività Sportive. È campione europeo e vice campione del mondo di paracadutismo in formazione verticale. Il suo volto, insieme a quello di altri dieci paracadutisti italiani, è stato trasmesso in diretta mondiale giovedì pomeriggio. I militari dell’Esercito si sono lanciati da un elicottero NH90 dell’Aeronautica Militare. Un lancio da poco più di mille metri: dal momento del decollo, in circa cinque-sei minuti, la squadra di undici persone è atterrata davanti al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che li aveva ammirati raggiante fin dal via. I suoi occhi si illuminarono quando scese il tricolore italiano, i colori della Patria. Accanto a lei, con il naso all’insù, c’era il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che si è improvvisamente allontanato dagli altri leader per andare a congratularsi con i militari. Applausi sono arrivati ​​anche dal capo dello Stato francese, Emmanuel Macron, dal cancelliere federale tedesco Olaf Scholz, dal primo ministro canadese Justin Trudeau e dal suo omologo giapponese Fumio Kishida. Sorrisi tra il paracadutista marchigiano e i leader europei, dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen al numero uno del Consiglio europeo, Charles Michel, passando per il primo ministro britannico, Rishi Sunak.

La cerimonia prevedeva l’apertura contemporanea delle bandiere in volo. Sincronia perfetta: prima sbarcò l’Italia, poi fu la volta di Usa, Giappone, Inghilterra. Poi, spazio allo stendardo blu con le dodici stelle gialle dell’Unione Europea. Successivamente sono scesi i colori francesi, quelli del Canada e della Germania. Infine, ecco Cardinali che sbarca con la bandiera del G7. I soldati si sono messi in fila davanti ai capi, rivedendoli uno per uno: saluto militare e stretta di mano. Un lancio piuttosto difficile, con zero margini di errore: del resto doveva essere qualcosa di epico e così è stato. Una sfida professionale importante per lo jesino classe 1983. Il presidente del Consiglio Meloni ha diffuso sui social i video di quei momenti: impresa non facile, visto che aprire le bandiere contemporaneamente richiede una sincronizzazione che rasenta la perfezione.

La squadra è stata spinta in due passaggi. Nell’aria, i ragazzi dell’esercito si raggrupparono per tentare di atterrare consecutivamente. Una giornata indimenticabile, suggellata da un selfie con il premier Meloni.

Nicolò Moricci

 
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