JordanLuca, Neil Barrett ed Emporio Armani animano la seconda giornata di sfilate maschili – .

Versione italiana di

Gianluca Bolelli

pubblicato su

16 giugno 2024

Accanto a Dolce & Gabbana e Fendi, la seconda giornata di sfilate maschili dedicata alla Primavera-Estate 2025 ha riservato delle belle sorprese. Diversi designer hanno rivisitato i codici del guardaroba maschile, portando una ventata di novità sulle passerelle milanesi, con proposte originali: dalle silhouette anticonformiste punk couture di JordanLuca, alla quotidianità chic e intelligente di Neil Barrett, passando per lo stile libero e casual di Emporio Armani.

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Jordanluca – Primavera-Estate 2025 – Abbigliamento uomo – Milano – ©Launchmetrics/spotlight

JordanLuca ha fatto scalpore, risvegliando una Milano Fashion Week che sembrava sonnecchiare sull’onda di collezioni estive piuttosto classiche e sobrie. Con i loro stemmi punk irochesi o appuntiti in stile Statua della Libertà, i loro pantaloncini e body da ciclista attillati e i loro stivali ricurvi con tacco a spillo o stivaletti, le modelle sembravano davvero belle.

Questa dimostrazione di spavalderia è sottolineata dalle spalle squadrate delle giacche extra-large, su cui si estendono i colletti appuntiti e oversize di alcune polo. Oppure il modo di farsi notare indossando un inaspettato bomber di tweed alla Chaneljeans lucidi stampati in 3D o una camicia Marcel dall’aspetto rigido e dall’aspetto inamidato, le cui spalle si sollevano dal corpo come se levitassero.

L’inglese Jordan Bowen e l’italiano Luca Marchetto – duo creativo dietro questo brand streetwear-couture fondato a Londra nel 2018 – si divertono, continuando a rinnovare e ad arricchire il loro registro di divertenti trovate, di stagione in stagione. Questa volta si sono ispirati al mondo della danza, creando nello specifico ballerine audaci con punte molto appuntite e suole borchiate.

Per la donna, tutù in tulle e altri materiali segnano il punto vita, confondendosi con le giacche dei tailleur che si prolungano in abiti, mentre grandi fiocchi tirano la parte anteriore del capo verso la schiena, che così si separa e si apre sul petto. Grandi quadrati di lattice o seta sono drappeggiati sul corpo per creare abiti sensuali.

Sul fronte degli affari, il marchio è riuscito a rimanere in linea con la stagione precedente, nonostante “un momento drammatico per il mercato”, soprattutto grazie al successo virale dei suoi jeans incazzati, dotato di effetto macchia pipì. “Ciò che è cambiato è che ora riceviamo molti ordini privati ​​da celebrità”, afferma Luca Marchetto.

Ritorno a uno stile più tradizionale da parte di Neil Barrett, ma non per questo meno raffinato con, anche qui, una serie di scoperte tanto giocose quanto funzionali. Tutto si riduce, come spesso accade con lo stilista inglese, alla costruzione, alla cura dei dettagli e all’accurata scelta dei materiali, che questa stagione attingono al registro femminile e serale. «Questi tessuti donano una luce diversa agli abiti», spiega lo stilista, che sostituisce il nylon con il taffetà per creare giacche a vento ultraleggere e sensuali mini-shorts. La seta viene utilizzata per realizzare pantaloni lucidi, moiré per giacche, seta duchesse per felpe e cashmere per intrecciare maglieria, canotte e comodi pull.

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Neil Barrett – Primavera-Estate 2025 – Abbigliamento uomo – Milano – ©Launchmetrics/spotlight

Barrett continua il suo lavoro cercando soluzioni per rendere la vita più facile ai suoi clienti aiutandoli a “vestirsi bene, con stile e senza sforzo”. Realizza intelligenti pezzi due in uno, con una maglietta bianca che spunta come un trompe-l’oeil da un maglione lavorato a maglia, un cardigan, una giacca o un’altra maglietta. Da notare, in particolare, la maglia in cui le tradizionali righe verticali sfumano verso il fondo come se fosse indossata dal sole. Un altro tocco di Neil Barrett: mettere finte tasche su giacche a vento, maglioni e camicie, per un tocco di classe. Infine, per alleggerire le parti superiori dei capi, li dota di cinturini manica per facilitare la regolazione della lunghezza delle maniche e l’accorciamento nella stagione calda.

Neil Barrett ha quindi presentato una collezione pulita ed elegante, composta da pezzi essenziali ben tagliati, definendo una nuova silhouette fresca e moderna. “Con dettagli presi in prestito dal mondo sartoriale voglio elevare il guardaroba di tutti i giorni. Sono dettagli apparentemente semplici, ma che sono pensati attentamente e fanno la differenza”, nota il designer.

Da Emporio, la linea giovane di Giorgio Armani, la cui sfilata ha chiuso con brio la seconda giornata di menswear milanese, ritroviamo lo stesso minimalismo e grande attenzione ai dettagli, ma con uno spirito fondamentalmente diverso. Tutto è molto meno urbano, e guarda ad un’estate calda e a contatto con la natura. Lo sguardo è puntato verso l’orizzonte, spaziando sui vasti prati della Camargue, ma raggiunge anche le dune e le pianure del deserto. La collezione sembra essere stata pensata per inserirsi idealmente in quei maestosi paesaggi attraversati da cavalli selvaggi, che galoppano in immagini posizionate tutt’intorno alla passerella.

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Emporio Armani – Primavera-Estate 2025 – Abbigliamento uomo – Milano – ©Launchmetrics/spotlight

I modelli adottano uno stile rilassato e country, con abiti di lino talvolta ricamati con fiori pregiati e spighe di grano, maglieria traforata, collane di pietre minerali, borse di rafia intrecciata e cestini da picnic e cappelli di paglia. Guardano al mondo equestre, indossando pantaloni con stivali da pastore, talvolta dotati di cinturini da cacciatore, con alcuni indumenti di pelle e giacche di camoscio.

Gli abiti scivolano sulla pelle con morbidezza e leggerezza. Le camicie ampie e senza colletto si chiudono appena in vita, dove si incrociano liberamente, lasciando scoperto il petto, proprio come nei pullover a V con scollo profondo. La vita alta dei pantaloni è rovesciata, come se fossero troppo larghi e stretti da una cintura improvvisata. Le giacche destrutturate dai volumi oversize si indossano a pelle, accentuando il look casual.

Una vena orientale percorre la collezione nei pantaloni ampi e leggeri chiusi con zip o stretti al polpaccio, nello stile zuave, nei cappelli tunisini stile shashia, nella serie di sahariana senza colletto e con grandi tasche rivisitate in proporzioni più ampie, mentre per la sera l’uomo Emporio indossa top tempestati di paillettes e pietre o piccole giacche ricamate con collo alla coreana. La tavolozza dei colori è neutra, attraversando tutte le sfumature della terra, della sabbia e della natura. Grandi girasoli sono ricamati su un cardigan, in riferimento a Cézanne e ai paesaggi della Provenza.

Per il gran finale la scenografia cambia completamente, i cavalli lasciano il posto a grandi campi di lavanda, mentre i toni malva e viola dominano il look finale. Donne eleganti in abiti floreali si fanno avanti accompagnate da uomini muscolosi, vestiti solo con pantaloncini e bretelle di pelle, ciascuno con grandi cesti pieni di lavanda. A Giorgio Armani, accompagnato dalla nipote Silvana Armani e dal braccio destro Leo Dell’Orco, non resta che uscire per raccogliere applausi.

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