Conferenza di pace e prospettive per analizzarne gli esiti. Ucraina – .

Conferenza di pace e prospettive per analizzarne gli esiti. Ucraina – .
Conferenza di pace e prospettive per analizzarne gli esiti. Ucraina – .

“La parola pace, quindi, compare nelle parole di alcuni leader mondiali, ma la risultato del vertice dovrà fare i conti con la rinuncia alla firma di 12 nazioni: Armenia, Colombia, India, Indonesia, Libia, Messico, Arabia Saudita, Brasile, Messico, Sud Africa, Thailandia ed Emirati Arabi Uniti– continua Simonetti – La Cina era assente, mentre la Russia non era stata invitata. I Paesi, quelli che si sono sottratti all’approvazione del documento, che hanno aggrande peso sul fronte globale. Includendo la Cina, assente dal vertice, insieme contano 3,66 miliardi di persone, quasi la metà della popolazione mondiale. Il documento finale si è poi concentrato su tre aree di interesse comune su cui lavorare per limitare la guerra in Europa. Cioè, sicurezza nucleare, sicurezza alimentare e il capitolo dei prigionieri. Compresi i bambini ucraini rapiti e deportati dai russi. Il presidente ucraino è ottimista Volodymyr Zelenskij, che vede come un successo la convergenza su questioni cruciali di oltre 80 paesi”. la presidente svizzera Viola Amherd a margine del convegno sul Lago dei Quattro Cantonirispondendo alle domande dei giornalisti, ha affermato che “il presidente russo Vladimir Putin potrebbe essere autorizzato a farlo partecipare ad un eventuale secondo vertice di pace. Nonostante un mandato d’arresto della Corte Penale Internazionale emesso contro di lui”.

Crediti: IMAGOECONOMICA VIA GOVERNO

Negoziati di pace

La precisazione, osserva Simonetti, riguarda la questione posta in merito all’possibile obbligo di arrestare Putin sul suolo svizzero. “Se per tenere la conferenza è necessaria la presenza del presidente russo – ha chiarito Amherd – allora si può fare un’eccezione. Soprattutto quando si tratta di negoziati di pace con l’Ucraina”. “L’unico mezzo capace di raggiungere la vera paceil dialogo tra tutte le parti coinvolte è stabile e leale”, ha ribadito con fermezza il cardinale segretario di Stato vaticano, Pietro Parolinointervenendo in qualità di osservatore, al vertice di pace ad alto livello di due giorni per l’Ucraina a Bürgenstock, in Svizzera. A nome di papa Francesco, il cardinale ha confermato la sua vicinanza “all’uomo tormentato Popolo ucraino”. Ricordando l’“impegno costante” del Pontefice”a favore della pace”. Centrale, nel discorso del Segretario di Stato, sottolinea Isabella Piro, è anche l’incoraggiamento a comunità internazionale di “esplorare modalità per fornire assistenza e mediazione degli aiuti, sia di natura umanitaria che politica”, con la speranza che “questo sforzo diplomatico promosso dall’Ucraina e supportato da molti paesi è perfezionato. Per ottenere i risultati che le vittime meritano e così via tutto il mondo spera”. Allo stesso tempo, il cardinale Parolin ha sottolineato che la Santa Sede continua ad essere impegnata “a mantenere costanti contatti con le autorità ucraine e russe”, pronta anche ad aiutare nella realizzazione di “possibiliiniziative di mediazione” che siano accettabili “per entrambe le parti” coinvolte. E che vadano a beneficio “delle persone colpite”.

 
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