Graziano, il generale coinvolto nelle indagini sul Poligono di Teulada

Graziano, il generale coinvolto nelle indagini sul Poligono di Teulada
Graziano, il generale coinvolto nelle indagini sul Poligono di Teulada

IL il generale Claudio Graziano, presidente di Fincantieri trovato senza vita nella sua abitazione a Roma, era stato coinvoltoindagine condotto dalla Procura di Cagliari sugli effetti di anni di esercizi nel poligono militare di Teulada.

Ci sono varie ipotesi sulla morte del soldato. Secondo quanto riportato dall’agenzia Radiocor, vicino al suo corpo è stato ritrovato un bigliettino con la scritta: “Dopo la morte di Marisa ho perso la strada”. A causa di ciò sorge l’ipotesi del suicidio. Nel messaggio, infatti, è chiaro il riferimento alla moglie, Marisa Lanucara, scomparsa nella primavera del 2023 in seguito a una malattia.

Anche il generale Graziano era stato al centro di un’indagine sul poligono militare di Teulada. Per lui e altri quattro generali, tutti ex capi di stato maggiore – Giuseppe Valotto, Danilo Errico, Domenico Rossi e Sandro Santroni – l’accusa è disastro ambientale e omicidio plurimo.

Per quanto riguarda la prima contestazione, tutti e cinque gli imputati sono stati rinviati a giudizio, mentre alla seconda è seguita la richiesta di archiviazione da parte del pm Emanuele Secci, la seconda da lui richiesta fin dall’inizio delle indagini.

Nel corso delle indagini, la Procura aveva accertato lo stato di devastazione della penisola del Delta, un’area di tre chilometri quadrati dove, dal 2008 al 2016, sono stati sparati 860mila colpi di addestramento, con 11.875 missili, pari a 556 tonnellate di materiale bellico. Ma al termine delle indagini, il pm Secci ha chiesto l’archiviazione, ma è stato negato dal gip che ha invece disposto il rinvio a giudizio.

All’udienza preliminare, poi, lo stesso pubblico ministero, che per sette anni si è occupato di morti avvenute nell’area della base militare e di inquinamento, aveva ritenuto di non avere gli elementi per poter sostenere un’accusa in tribunale, chiedendo l’assoluzione dei cinque generali: Secondo il magistrato non esiste alcun nesso causale tra gli esercizi e le morti per cancro, così come mancherebbero – in fatto e in diritto – gli elementi per suffragare un’ipotesi di disastro ambientale.

Dopo un anno e mezzo di ulteriori indagini sui decessi, la Procura ha chiesto ancora una volta al gip di archiviarli con le stesse motivazioni.

Sul tema di servitù militare in Sardegna, Era intervenuto lo stesso Graziano. Nel corso di un Forum Ansa-Ce.SI tenutosi nel 2018, l’allora Capo di Stato Maggiore della Difesa dichiarò di voler andare “verso il meglio”, sottolineando che non devono e non possono esserci conflitti tra le forze armate e i cittadini: “È fondamentale essere amici. È un obbligo.” Egli ha detto. È ancora: “È necessario trovare accordi che rendano felici le persone”.

Per il Generale Graziano, “L’interesse strategico per la formazione” avrebbe dovuto tenere conto delle esigenze dei cittadini e che si lavora sempre di più su centri di simulazione per ridurre l’impatto ambientale e consentire la massima fruibilità dei territori da parte di residenti e turisti.

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