Il governo di Madrid ha deciso di eliminare l’Iva sull’olio d’oliva fino a settembre, poi sarà al 2% come per gli altri alimenti di base come latte, pane, farina e uova. Misure contro l’inflazione che tengono alti i prezzi dell’extravergine anche in Italia
Per contrastare l’aumento dei prezzi, l’ Spagna ha deciso di Ripristina l’Iva sulolio Di oliva fino al 30 settembre, dopodiché l’Iva sarà al 2% come sugli altri prodotti alimentari di prima necessità come latte, pane, farina e uova. misurare antinflazionistico lo ha confermato il vice primo ministro e ministro del Tesoro, María Jesús Montero che ha spiegato che sia nel caso del petrolio che nel caso di altri prodotti alimentari essenziali, per i quali era stata sospesa l’IVA a partire dal 1° gennaio 2023, a partire dal 1 ottobre e fino al 31 dicembre l’imposta sarà del 2%. Efficace dal 1° gennaio 2025l’olio sarà invece ricompreso nella categoria dei generi alimentari di base, su cui grava l’Iva “super ridotta” pari a 4%.
Ricordiamo che in Italia l’aliquota dell’imposta sull’olio d’oliva è del 4% dal 2021.
Nel frattempo, però, la pressione inflazionistica dell’ listino prezzi dell’extra vergine. TeatroNaturale, portale specializzato nel settore dell’olio d’oliva, fotografa la situazione attuale: “A Scendono i prezzi dell’olio extravergine di oliva barese 9,5 euro/kg, leggero aggiustamento del mercato che riflette anche la qualità dei titoli più recenti. Montagne russe in Spagna dove domina la speculazione”.