un prequel riuscito a metà – .

un prequel riuscito a metà – .
un prequel riuscito a metà – .

Il terzo film della saga di successo Un posto tranquillo ci rivela (o almeno ci prova) come il mondo sia caduto nel silenzio più assoluto. Diretto da Michele Sarnoski e prodotto da John Krasinski e Michele Baiada allora il film è nelle sale 27 giugnodistribuito da Immagini dell’aquila.

La trama

Sam (Lupita Nyong’o) è una giovane donna malata terminale ricoverata in un centro di cura di New York, dove attende la fine dei suoi giorni in compagnia di un simpatico gatto: Frodo. Un giorno come tanti altri, l’infermiera Ruben (Alex Wolff) decide di portare i suoi pazienti, tra cui Sam, a vedere uno spettacolo di marionette.

Inavvertitamente la Grande Mela viene invasa da strane e terrificanti creature che si manifestano a ogni minimo suono o rumore, uccidendo gli esseri umani con cieca ferocia, Sam si ritrova sola e disorientata con il suo fedele gatto a combattere contro un nemico interno, il cancro, e uno esterno, le presenze aliene. Entrambi spietati e imprevedibili. L’incontro con uno sconosciuto, Eric (Joseph Quinn)cambia la sua prospettiva sulla vita e la paura della morte.

Un silenzio assordante

In Un posto tranquillo – Giorno 1direttore Michele Sarnoski trasforma New York (che, rivela il prologo, raggiunge i dieci decibel come se fosse sempre attraversata da un urlo incessante) in uno scenario distopico dominato dal silenzio e dalla desolazione. Visioni post-apocalittiche che ricordano La guerra dei mondiio di Steven Spielberg; Un posto tranquillo – Giorno 1 Funziona nelle scene più avventurose, meno in quelle più “sentimentali” in cui i protagonisti ricercano il senso della vita e “danno voce” alla paura della morte, condensata in uno dei momenti più riusciti del film, un urlo di disperazione sopraffatto dal rumore del tuono.

Siamo lontani dalla tensione palpabile del primo capitolo della saga, diretta da John Krasinskicon protagonisti Emily Blunt e il regista stesso. Il film delude le aspettative principalmente perché non assolve alla funzione principale di un prequel, che è quella di spiegare la genesi della storia. Perché i mostri invadono la Terra? Da dove vengono, quali sono le loro origini e il loro scopo? Quale legame esiste tra suono e creature? Tutte queste domande sono destinate a rimanere senza risposta.

Forse non è una coincidenza Jeff Nicholsprima scelta di Krasinski come regista del film, ha abbandonato il progetto.

Mentre Lupita Nyong’O è perfettamente immerso nella parte, regalandoci un personaggio intensamente malinconico, la storia di Un posto tranquillodopo i due capitoli precedenti, sembra aver esaurito ogni suo potenziale narrativo. L’unica novità è la presenza del gatto Frodo, una sorta di “aiutante” della protagonista che la guida nel suo cammino di redenzione.

Inoltre, i personaggi restano solo abbozzati. Sappiamo poco di Sam e ancora meno di Eric, mentre alcune scelte narrative risultano incoerenti o poco coerenti. In definitiva,

Un posto tranquillo è un film riuscito a metà. La parte visiva e sonora dello scenario apocalittico, con il contrasto tra il silenzio imposto agli umani e gli attacchi assordanti delle creature, è ben realizzata e di forte impatto, mentre le storie dei singoli personaggi restano sospese e cadono nel facile sentimentalismo, nella retorica e nel “già visto” senza aggiungere nulla al filo narrativo principale.

Viene da chiedersi, se la saga continua, come potrebbe evolversi. Le premesse non sono affatto incoraggianti.

A Quiet Place: Day Il trailer ufficiale del film nelle sale a giugno

 
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