Dopo settimane di siccità e carenza d’acqua, l’area di Delhi in India è stata colpita da un monsone precoce. La città è stata colpita da piogge torrenziali e forti venti, causando danni significativi.
Il maltempo, tra i vari danni causati, ha causato il crollo di parte del tetto dell’aeroporto internazionale Indira Gandhi, causando la morte di una persona e il ferimento di altre sei. Il bilancio è ancora provvisorio.
L’incidente è avvenuto intorno alle 5 del mattino, quando una porzione del tetto che copriva le corsie riservate ai taxi e alle auto del Terminal 1 è crollata sotto il peso dell’acqua. Anche i pilastri portanti hanno ceduto, schiantandosi contro diverse auto parcheggiate. L’unica vittima accertata era nel suo taxi al momento del crollo.
I voli in partenza e in arrivo dal Terminal 1 sono stati dirottati sugli altri due terminal dello scalo indiano. Secondo gli ultimi rapporti, 42 voli sono stati cancellati e 192 hanno subito ritardi. Le due compagnie aeree più colpite sono state IndiGo e SpiceJet, con molti passeggeri costretti a riprogrammare i loro viaggi.
Le precipitazioni sono state eccezionali, con 228 millimetri di pioggia caduti sulla capitale in 24 ore, per lo più nelle prime ore di venerdì mattina. Le strade di Delhi si sono trasformate in fiumi, con molte arterie principali, comprese quelle vicino al nuovo edificio del Parlamento, completamente allagate e impraticabili.
Molti bungalow dell’era coloniale, abitati da ministri, giudici, generali e alti burocrati, sono stati allagati. Anche il primo e unico tunnel di Delhi, situato vicino al complesso fieristico Pragati Maidan, ha subito allagamenti, complicando ulteriormente la situazione del traffico.
