Mostra del Cinema di Venezia 2024, Leone d’Oro alla carriera a Sigourney Weaver – .

Mostra del Cinema di Venezia 2024, Leone d’Oro alla carriera a Sigourney Weaver – .
Mostra del Cinema di Venezia 2024, Leone d’Oro alla carriera a Sigourney Weaver – .

Dopo quello a Peter Weir, l’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che si terrà dal 28 agosto al 7 settembre, ha annunciato un altro Leone d’oro alla carriera. A riceverlo sarà l’attrice statunitense Singourney Weaver. Il premio, annunciato il 28 giugno dalla Biennale di Venezia, è stato deciso dal Cda della Biennale, presieduto da Pietrangelo Buttafuoco, che ha accolto la proposta del direttore della Mostra, Alberto Barbera.

Weaver: “Un privilegio che condivido con i registi e i collaboratori con cui ho lavorato”

L’attrice ha accolto con entusiasmo la proposta: “Sono davvero onorata di ricevere il Leone d’oro alla carriera della Biennale di Venezia – ha dichiarato -. Questo premio è un privilegio che condivido con tutti i registi e i collaboratori con cui ho lavorato in questi anni. Accetto con orgoglio questo riconoscimento, che celebra anche tutti coloro che hanno contribuito a dare vita a questi film”.

BARBERA: “UN’ATTRICE CON POCHI RIVALI”

Secondo il regista Alberto Barbera “un’attrice del calibro di Sigourney Weaver ha pochi rivali. Con un background teatrale importante, ha conquistato il grande pubblico cinematografico Alienodi Ridley Scott, divenuta rapidamente una figura emblematica degli anni ’80, durante i quali coniò l’immagine di un’eroina inedita per il genere action, capace di tenere testa vittoriosamente ai modelli maschili che fino a quel momento avevano dominato nel cinema epico e d’avventura”.

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“SEGUITORE DI PEZZI CHE SFUGGISCE ALL’ETICHETTA”

Barbera ha poi proseguito: “Non contenta di aver aperto la strada a numerosi altri seguaci, l’attrice ha proseguito nell’incessante ricerca della propria identità costantemente messa in discussione, attraverso scelte che spaziano dal cinema di genere alla commedia, da quello d’autore a quello per ragazzi, sfuggendo alle etichette che l’avrebbero voluta confinata all’icona vittoriosa del periodo reaganiano. Nelle vesti di autentica collaboratrice più che di semplice strumento plasmabile dalle mani di un regista, ha contribuito al successo dei film di James Cameron, Paul Schrader, Peter Weir, Michael Apted, Roman Polanski, Ivan Reitman, Mike Nichols, Ang Lee e molti altri, riuscendo ogni volta a lasciare della propria presenza carismatica l’impronta indelebile di una figura complessa, a volte contraddittoria, sempre autentica. Grande temperamento, capace di muoversi con delicatezza ma senza fragilità, ha imposto un’immagine di donna sicura e determinata, dinamica e tenace, non senza lasciar trasparire una sensibilità femminile di intenso magnetismo, dalle sfumature sempre mutevoli. Il Leone d’oro alla carriera è un riconoscimento doveroso per una star che ha saputo costruire ponti tra il cinema d’autore più sofisticato e pellicole che dialogano con il pubblico in modo schietto e originale, senza mai rinunciare a essere se stessa”.

Il programma dell’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia sarà annunciato il 23 luglio.

 
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