Venezia 2024, Sigourney Weaver vince il Leone d’Oro alla carriera – .

Venezia 2024, Sigourney Weaver vince il Leone d’Oro alla carriera – .
Venezia 2024, Sigourney Weaver vince il Leone d’Oro alla carriera – .

Va all’attrice americana Sigourney Weaver il Leone d’Oro alla carriera all’81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (28 agosto – 7 settembre). Lo ha annunciato la Biennale di Venezia. Il premio è stato deciso dal Consiglio di Amministrazione della Biennale, presieduto da Pietrangelo Buttafuocoche ha fatto propria la proposta del direttore della Mostra, Alberto Barbera.


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Settantaquattro anni, una carriera straordinaria che spazia da Woody Allen (un piccolo ruolo in Io e Annie) UN Ridley Scott (Alieno) arrivare a James Cameron (Immagine Avatar)ma anche la saga di acchiappa fantasmi e una serie dolorosa e potente come Ascolta i fiori dimenticati. Ssette nomination ai Golden Globe, vincendo nel 1989 come migliore attrice in un film drammatico e come migliore attrice non protagonista per Gorilla nella nebbia e Una donna in carrieradiventando la prima attrice in assoluto a vincere due Golden Globe nello stesso anno.

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di Arianna Finos

14 dicembre 2022

“Sono davvero onorata di ricevere il Leone d’Oro alla carriera dalla Biennale di Venezia – ha dichiarato Sigourney Weaver accogliendo la proposta -. Questo premio è un privilegio che condivido con tutti i registi e i collaboratori con cui ho lavorato negli anni. Accetto con orgoglio questo riconoscimento, che celebra anche tutti coloro che hanno contribuito a dare vita a questi film”. Il regista Alberto Barbera ha dichiarato: “ha pochi rivali per un’attrice del calibro di Sigourney Weaver. Con un’importante formazione teatrale, ha conquistato il grande pubblico cinematografico Aliendi Ridley Scott, divenendo in breve tempo una figura emblematica degli anni ’80, durante i quali coniò l’immagine di un’eroina inedita per il genere d’azione, capace di tenere testa con successo ai modelli maschili che fino ad allora avevano dominato il cinema epico e d’avventura”.

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“Non contenta di aver aperto la strada a numerosi altri epigoni – ricorda Barbera – l’attrice ha continuato nella sua incessante ricerca di una propria identità, costantemente messa in discussione, attraverso scelte che spaziano dal cinema di genere alla commedia, dal cinema d’autore al cinema per ragazzi, sfuggendo alle etichette che l’avrebbero confinata all’icona vittoriosa dell’era Reagan. Nel ruolo di autentica collaboratrice più che di semplice strumento plasmabile dalle mani di un regista, ha contribuito al successo dei film di James Cameron, Paul Schrader, Peter Weir, Michael Apted, Roman Polanski, Ivan Reitman, Mike Nichols, Ang Lee e tanti altri, riuscendo ogni volta a lasciare la loro presenza carismatica con il segno indelebile di una figura complessa, a volte contraddittoria, sempre autentica. Dotata di un grande temperamento, capace di muoversi con delicatezza ma senza fragilità, ha imposto un’immagine di donna sicura e determinata, dinamica e tenace, non senza lasciare trasparire una sensibilità femminile dall’intenso magnetismo, dalle sfumature sempre diverse. Il Leone d’Oro alla carriera è un doveroso riconoscimento per una star che ha saputo costruire ponti tra il cinema d’autore più sofisticato e film che dialogano con il pubblico in modo schietto e originale, senza mai rinunciare ad essere se stessa”. .

Il programma dell’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia sarà annunciato il 23 luglio.

 
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