“Non ci è rimasto più nulla” – .

“Non ci è rimasto più nulla” – .
“Non ci è rimasto più nulla” – .

Investono i risparmi di una vita nell’acquisto di due lingotti d’oro e li affidano alla stessa società venditrice perché li conservi nel suo caveau. Ma quando vanno a ritirarli scoprono che sono scomparsi. E vengono presentate tre denunce.
La vicenda arriva da Racale, nel basso Salento, dove una coppia di ex emigrati ha denunciato alla polizia il furto di due lingotti, del peso complessivo di un chilo.

Convinti da due consulenti della solidità dell’investimento, sia per l’elevata qualità dell’oro sia per l’affidabilità dell’azienda, i coniugi – come si legge nella denuncia presentata alla polizia – hanno firmato il contratto ed effettuato un bonifico di 54.000 euro per l’acquisto dei due lingotti, affidandoli poi alla stessa società venditrice per la custodia.
Quando mesi dopo, di fronte alle emergenti difficoltà economiche, richiesero ciò che possedevano, arrivò l’amara scoperta: la società era stata affidata ad un amministratore giudiziario, poiché coinvolta in un’operazione per presunta frode e riciclaggio attraverso il commercio di oro. e metalli preziosi. E, soprattutto, dell’oro non c’era più traccia.

L’avvocato: «Le persone denunciate non c’entrano nulla»

ILavvocato Francesca Conte, difensore dell’allora direttore commerciale della società venditrice, querelato dai coniugi per appropriazione indebita. «Dal 23 novembre 2022 l’azienda è in amministrazione giudiziaria: i bilanci erano assolutamente sani, ma negli ultimi due anni il fatturato è letteralmente crollato, al punto che molti clienti e fornitori sono andati perduti. L’oro dei risparmiatori, nel 2022, era nel caveau – conclude Conte – Invito il collega che assiste la coppia a verificare quale è stata la gestione dell’azienda negli ultimi due anni. Le persone denunciate non avevano nulla a che fare con la scomparsa dell’oro”.

 
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