Durante la puntata odierna di Ore 14, l’ultima puntata di questa stagione, Milo Infante ha mostrato nel bel mezzo della trasmissione, con tanto di dati e grafici, gli importanti numeri ottenuti dal suo programma, in un momento ben preciso, il ore 14:53con un valore simbolico svelato direttamente dal giornalista e conduttore:
Sono le 14:53, lasciateci un minuto per parlare di noi. Le 14:00 di ieri toccano il 9,8%, eravamo a un passo dal 10%. È un traguardo importante. Vi starete chiedendo: “Ma perché lo dice ora?” Perché sono le 14:53 e se torniamo indietro nel tempo, il 19 novembre 2020, alle 14:53, abbiamo registrato il punto più basso di ascolti per questo programma, l’1,83%. Eravamo gli ultimi, Rai 2 era l’ultima. Molti giornalisti hanno scritto Rai 2%, facevamo parte dei programmi che non funzionavano. Ieri, alle 14:53, Rai 2 era la seconda rete per ascolti dopo Canale 5. Quest’anno chiudiamo con 855 mila spettatori di media e il 7,5% di share, con una crescita del +25% rispetto all’anno scorso. Non sono in molti ad aver visto questi dati e abbiamo pensato di raccontarceli.
A fine puntata, dopo i ringraziamenti di rito al pubblico, alla squadra e agli ospiti, Milo Infante ha ringraziato anche la Rai, sottolineando il clima di libertà in cui ha potuto lavorare:
Ringrazio la Rai, l’ho già detto in tempi non sospetti perché nessuno mi ha mai detto cosa dovevo dire. Lo devo ammettere, l’ho già detto ma lo devo ripetere: nessuno è mai venuto da me a dire “Questa cosa la devi dire”. Ore 14 è una trasmissione libera, a qualcuno piace, a qualcuno no. C’è chi vorrebbe che continuassimo, chi spera che arrivino altre cose invece ma grazie, grazie alla Rai che ci permette di andare in onda liberamente in un Paese dove la libertà di stampa è sempre più in pericolo, continuiamo a scendere in questa classifica dei Paesi liberi.
E rivolgendosi a Roberta Bruzzone (“Mi dispiace deludere le aspettative dei corvi ma torneremo più belli e forti che mai!”), Milo Infante ha risposto così:
Speriamo…
