Arriva su Netflix ‘Il grande giorno’ di Aldo Giovanni e Giacomo – .

Arriva su Netflix ‘Il grande giorno’ di Aldo Giovanni e Giacomo – .
Arriva su Netflix ‘Il grande giorno’ di Aldo Giovanni e Giacomo – .

Dopo il successo, in piena pandemia, di Odio l’estatel’inossidabile trio comico Aldo, Giovanni and Giacomo è tornato al cinema con Il grande giorno, una commedia che viaggia in due sfumature: quella sontuosa tendente al kitsch à la Hollywood Party e quella intimista, che pone al suo centro i valori essenziali della famiglia e dell’amicizia. Il film è disponibile su Netflix dal 22 giugno 2024.

Il film è ora in onda Netflix.

Il grande giorno: il valore dell’amicizia

Un’amicizia che, nella vita reale, unisce il trio da ormai trent’anni: formati nel 1991, l’anno dopo hanno iniziato a lavorare in teatro come Aldo, Giovanni e Giacomo; un sodalizio che non si è mai spezzato, soprattutto grazie alla libertà che ognuno di loro ha di fare altro e di lavorare singolarmente, che è la chiave che fa scattare la scintilla ogni volta che si ritrovano insieme. E di loro e della loro amicizia nel film ce n’è tanto, amicizia che è la formula magica che li fa funzionare bene al cinema. Infatti, se a teatro è il personaggio a salire in scena, no Il grande giorno i tre raccontano al pubblico qualcosa di sé. E il regista riesce a guidarli bene in questo Massimo Venier, ora al suo settimo film con loro. Già dentro Odio l’estate era riuscito a far emergere l’umanità dei personaggi: qui rivela anche la malinconia che è l’essenza della commedia.

Anche la colonna sonora, come nel precedente Brunori sas, diventa più complesso. Nessuno dei due Il grande giorno in effetti il ​​senso ritmico della commedia si fa più sinuoso, con tratti di irrequietezza.

Il grande giorno: questo matrimonio non deve aver luogo

Il grande giorno È il giorno del matrimonio dei figli di due amici e soci in affari, Giovanni Storti e Giacomo Poretti; e sebbene il matrimonio sia quasi un luogo comune nel cinema, qui assume un carattere singolare, alternando commedia e malinconia, fino allo scontro finale. L’idea nasce infatti dal matrimonio (vero) della figlia di Giovanni e soprattutto dalle emozioni che questo ha suscitato in lui come padre. Emozioni che qui si mescolano con le amicizie più strette dei due padri, ma soprattutto con i tanti ‘non detti’ che ogni personaggio porta dentro di sé.

L’arrivo inaspettato di Aldo, qui nei panni del compagno dell’ex moglie di Giovanni, porterà, nella monumentale e perfetta cerimonia (tre giorni in una sontuosa villa sul lago, con un cardinale ad officiare), Francesco Renga il canto dell’Ave Maria, la torta che arriva dall’Austria, un menù ricercato e un vino costosissimo, più i fuochi d’artificio sparsi in tutta l’isola), il calore mediterraneo (imperdibile l’interpretazione di Aldo Maledetta primavera durante la cena che trascina tutti i commensali nel coro) ma anche disastro in ogni sua forma possibile, materiale ed emotiva. Uno shock che darà nuova vita ai protagonisti, spingendoli a sollevare finalmente il velo delle cose non dette e a prendere coscienza di sé e degli altri.

Ogni fine è un nuovo inizio

Il grande giorno il senso della storia si rivela all’improvviso. Dall’inizio pirotecnico e spassoso il film prende una piega malinconica, mostrando il senso doloroso della vita. Il tempo passa, i sentimenti cambiano, i rapporti non sono più brillanti e allora bisogna trovare il tempo e il coraggio di parlarsi, di ricominciare. Attraverso il dolore si arriva a una rinascita; ma se in Odio l’estate le cose vengono recuperate, ne Il grande giorno bisogna accettare che le cose finiscano. Giovanni, ancora legato al ricordo dell’ex moglie Margherita, fuggita in Norvegia anni prima per amore dell’indipendenza, lasciando la figlia piccola al padre, dovrà fare i conti con i sentimenti che lei prova per lui e per la seconda moglie. Giacomo, che per anni ha accettato una vita che non lo appaga per una vita tranquilla, di fronte alla verità svelata dovrà fare i conti con una moglie premurosa e gentile che, profondamente delusa, cambia, si trasforma e prende in mano la sua vita. Aldo e Margherita dovranno capire quanto sia importante il loro rapporto. E i due novelli sposi? Anche per loro ci sarà un confronto importante.

Tutti i protagonisti dovranno affrontare la caduta delle proprie illusioni e aspettative; dall’incanto passare al disincanto per ritornare al canto. Simbolico, commovente, il pranzo finale: chi resterà, chi partirà, ma tutti insieme si salutano, celebrando ciò che di bello c’è stato nel loro passato.
Perché ogni fine è un nuovo inizio.

 
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