Ha picchiato la compagna con estrema violenza, nonostante la donna tenesse in braccio il loro bambino di un anno. Mentre lui cercava di schiaffeggiarla, lei ha colpito il suo bambino. La figlia della donna, nel tentativo di difendere la madre, si è scagliata contro l’aggressore ma a sua volta è stata picchiata a morte e trascinata per i capelli. L’ennesimo agghiacciante caso di violenza domestica è avvenuto venerdì sera a San Cesario Sul Panaro. La vittima ha immediatamente chiamato la polizia, che è prontamente arrivata sul posto, arrestando il marito violento. Un trentenne rumeno è finito in manette e ieri mattina, dopo l’immediata udienza, gli è stato vietato di avvicinarsi alla donna e ai bambini.
Il trentenne è stato scarcerato e in caso di violazione della misura cautelare scatterà un’aggravante della stessa. La prosecuzione del processo diretto è prevista per il prossimo 19 settembre. L’uomo è accusato di lesioni aggravate nei confronti del convivente e della figlia della donna. Secondo le indagini dei militari, venerdì sera il malvivente, dopo aver tracannato parecchio alcol, durante una lite ha colpito la donna, che teneva in braccio il figlio più piccolo di appena un anno e, nel tentativo di schiaffeggiarla, ha colpito il bambino. Ma il trentenne non si è fermato nemmeno di fronte alle ferite inferte al bambino, continuando a colpire la donna con un pugno. La figlia della vittima è intervenuta per difendere la giovane madre, ma l’indagato si è girato e ha iniziato a colpire la ragazza. Le vittime, che hanno subito chiamato la polizia temendo per la loro incolumità, sono state poi trasportate in ospedale e curate. La ragazza è stata dimessa con una prognosi di quindici giorni, la madre cinque. L’uomo non potrà più avvicinarli.
Valentina Reggiani
