LE CESINE (Vernole) – Si è tenuta in tarda serata la riunione del Centro Coordinamento Soccorso, negli uffici della Prefettura di Lecce, per una strategia urgente contro il vasto incendio divampato in almeno due punti distinti nell’area naturalistica delle Cesine. Intanto, a partire dalle 6 del mattino, sono tornate al lavoro tutte le squadre dei Vigili del Fuoco, insieme ai volontari della Protezione civile e al personale dell’Arif (l’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali).
Sono riprese anche le attività degli aerei del 115: già ieri era stato necessario ricorrere all’utilizzo di un Canadair, vista l’entità dell’incendio e la rapida propagazione che ha interessato un’ampia porzione di alberi, costringendo anche gli ospiti a due strutture turistiche. allontanarsi per precauzione. Le operazioni sono quindi riprese, sotto il coordinamento della prefettura del capoluogo salentino, ma l’incendio non è stato ancora del tutto domato. Gli uomini al lavoro, dopo le complesse attività, sono riusciti a creare una cintura di sicurezza a protezione del cuore verde più delicato dell’oasi.
Divampato ieri pomeriggio in almeno due località, tra i territori di Vernole e Melendugno, l’incendio è ora monitorato anche dalla Polizia forestale di Lecce: a loro sono state infatti affidate le indagini della Procura di Lecce per ricostruirne la natura. dell’episodio e risalire ai possibili autori. Recentemente sono state inasprite le pene previste in caso di incendi boschivi: si rischia infatti anni di reclusione, fino a 10 per gli episodi in cui è comprovato il dolo. Tutti gli sforzi e i dispositivi di prevenzione messi in atto quest’anno dalle istituzioni, dall’Arif, dal personale forestale e dalla Regione Puglia contro gli incendi boschivi potrebbero quindi rivelarsi di scarsa utilità se i cittadini non prenderanno coscienza di una situazione che nel Salento è già stata dichiarata emergenza per anni.
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