Paolo Mieli, editorialista del Corriere della Sera, è ospite della puntata del 28 marzo di Tagadà, il talk show pomeridiano di La7 condotto da Tiziana Panella. L’ex direttore del quotidiano apre subito il collegamento manifestando il suo disagio per la situazione di Ilaria Salis, detenuta in Ungheria: “Mi sento male perché sento notizie su Ilaria Salis. Mi sento male perché vedere quelle immagini con catene e guinzagli mi ha innervosito e così ho messo insieme due notizie. Mi farebbe piacere se la riunione del PD per la presentazione dei candidati alle elezioni europee si concludesse con la presentazione di Ilaria Salis come candidata alle elezioni europee. Poi sono sicuro che i mezzi per affrontare regolarmente il processo ci sarebbero, ma almeno tra due mesi e mezzo non la vedremmo più così. La presenterei ovunque come leader al posto di Schlein, così non la vediamo più in catene, perché l’ultima volta le giustificazioni erano insufficienti, poi c’è stata tutta una trattativa per portarla agli arresti domiciliari, visto che si è visto che non c’è niente ha prodotto – incalza Mieli – che questo pomeriggio il Pd faccia un colpo di stato a sorpresa e annunci la candidatura di Salis alle elezioni europee”.
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