“Il CONI esprime dubbi sul provvedimento relativo alla commissione indipendente di verifica dell’equilibrio economico e finanziario delle società sportive professionistiche in quanto potrebbe ledere il principio di autonomia dell’ordinamento sportivo, senza considerare che dà luogo a forme di controllo statale sulle società di capitali di carattere esclusivamente privato. Questa scelta potrebbe portare anche all’adozione di misure sanzionatorie da parte di FIFA e UEFAche hanno già espresso i loro dubbi“. Lo ha detto Giovanni MalagòPresidente CONI, nella sua audizione presso la commissione Cultura della Camera dello Sport. Il numero uno del Coni sottolinea come”la legge stabilisce una struttura burocratica non agile che si sovrapporrebbe ai controlli che devono necessariamente essere interni alle federazioni, creando un sovrabbondante piano di terzo intervento“, continua Malagò.
Poi, sui tempi di istituzione della Commissione, il numero uno CONI pone l’accento sul presupposto dell’urgenza secondo cui “sta nel fatto che all’esito dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 gli organismi sportivi saranno chiamati a rinnovare le proprie posizioni. Il presupposto su cui si fonda l’urgenza è errato: il mandato di questo organo, infatti, pur avendo una durata quadriennale, è del tutto indipendente dal quadriennio olimpico e da quello del presidente federale e degli organi di governo federali.“. In conclusione, Malagò ha sottolineato come “Il CONI auspica che venga presa in considerazione la proposta formulata dal Consiglio nazionale del 17 maggio ma è disponibile a trovare una eventuale mediazione tra il provvedimento legislativo e le esigenze avanzate con la nostra proposta“. (ANSA).
