In arrivo una nuova condono per la riscossione delle cartelle esattoriali? – .

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In arrivo una nuova condono per la riscossione delle cartelle esattoriali? – .

IL quarto di rottamazione sta raccogliendo meno del previsto e, per questo, il Governo sta valutando se sia il caso di farlo proporre una nuova amnistia per il fatture fiscaliLa definizione agevolata avrebbe dovuto essere la misura di punta della pace fiscale promossa dal Governo con la Legge di Bilancio 2023, ma pur portando entrate, queste sono inferiori a quelle inizialmente stimate.

IL quarta puntata della rottamazionescaduto il 31 maggio (ma pagabile senza maggiorazioni entro il 5 giugno) si è concluso con a raccolta di 200 milioni di euro100 in meno del previsto.

Il Governo sta quindi valutando se concedere un’ulteriore possibilità che consenta l’accesso per chi non si è unito in tempo alla rottamazione di potersi pentire e versare spontaneamente quanto necessario per saldare i debiti con il fisco.

Demolizione del quarto al rallentatore

La definizione agevolata prevista dalla Legge di Bilancio 2023 consente di regolarizzare le cartelle esattoriali del periodo 2000/2022 e di pagare l’importo dovuto, con annullamento di sanzioni e interessi, in un massimo di 18 rate trimestrali.

Sebbene l’offerta fosse molto vantaggiosa per coloro che avevano debiti con il fisco, ad ogni scadenza venivano sempre meno contribuenti pagano quanto dovuto. Anche se la conseguenza del non onorare il pagamento di una rata comporta la decadenza della rottamazione, con il passare dei mesi sempre più persone smettono di pagare le rate.

Secondo le prime stime sì più di metà di coloro che avevano fatto domanda per aderire al quarto programma di rottamazione non aver rispettato l’orario del piano di rimborso. Il rischio che corrono queste persone è quello di ricevere un avviso di pagamento per l’intero importo rimanente non pagato (e questa volta aumentato di sanzioni e interessi).

Anche se coloro che hanno fatto scadere la rottamazione trimestrale dovessero essere lasciati al loro destino (pagare il conto per intero), sembra che la maggioranza del Governo vorrebbe pensare a un nuova amnistia che consente a coloro che sono risultati inadempienti durante queste prime quattro rate di rientrare nel piano di rimborso.

La rottamazione con le prime quattro tranche ha garantito un ricavo di 3,2 miliardi di euro, contro i 5,3 miliardi previsti e calcolati sulle domande di adesione presentate e accolte.

Rottamazione, chi è scaduto potrà rientrare nel piano di rientro

Le intenzioni del Governo sono di farlo tornare allo scarto quanti più contribuenti possibile e proprio per questo sembrerebbe allo studio una nuova sanatoria che non vada solo a recuperare chi non ha pagato le ratema che coinvolge anche che non avevano aderito a giugno 2023 e ora vuole pentirsi.


 
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