Il cimitero ‘si apre’ all’arte degli scrittori – .

Il cimitero ‘si apre’ all’arte degli scrittori – .
Descriptive text here

VOLTIDO – Il cimitero è stato impreziosito da un’opera pittorica di Ciao Marte, alias Marcello Roveda, noto ‘writer & muralista’, originario di Milano ma residente a Castelvetro Piacentino, che ha già lavorato in 44 paesi del mondo. Si tratta di un’operazione senza precedenti, voluta da il sindaco Giorgio Borghetti, impreziosire il cimitero con un’opera di un artista murale internazionale, proveniente dal mondo dei graffiti e della street art. Il tutto è stato autorizzato dalla Soprintendenza e finanziato con fondi del Pnrr, come le due piazze del Capoluogo e Recorfano e la struttura polivalente del centro ricreativo.

IL BUON PASTORE

«Mi ha detto il nome di Marcello il parroco di Torre de’ Picenardi, don Claudio Rossi, per il quale l’artista ha realizzato alcune opere. Ha terminato anche un corso di graffiti per i ragazzi del ‘Ghisleri’ con i quali ha realizzato un murales nella scuola – spiega Borghetti -. Qui c’era un grande muro libero, accanto ad una cappella gentilizia, che si prestava all’operazione e secondo me il risultato è veramente bellissimo. In sostanza è un affresco che propone l’immagine del buon pastore misericordioso, come descritto nel Salmo 23 della Bibbia. Il murale, che misura 3,5 x 2,5 metri, è stato realizzato su uno strato di biocalce”.

Il sindaco di Voltido Giorgio Borghetti e l’artista Hello Marte alias Marcello Roveda

OPERA INEDITA

Anche Roveda è soddisfatto del risultato: «È la prima volta in assoluto che mi trovo a dipingere qualcosa in un cimitero. È stata una sfida stimolante e sono molto soddisfatto del risultato”. Hello Marte, nato a Milano nel 1982, si avvicina al mondo dei graffiti nel 1996. Nel 2011 inizia a viaggiare, inizialmente per festival invitati, poi soprattutto per lavori su commissione. Il suo viaggio è iniziato con la scrittura, per la quale ha sviluppato una tecnica completa. Nella sua carriera ha inventato diversi stili, riconosciuti a livello internazionale.

LA CARRIERA

«Al momento – racconta – ho dipinto in 44 stati di 4 continenti, viaggiando in media 6 mesi all’anno nell’ultimo decennio. Almeno una volta all’anno viaggio tra USA, Brasile, Messico e Africa occidentale”.

Ha partecipato a tre edizioni di Art Basel a Miami (2015, 2016, 2018), è stato il primo europeo a partecipare al festival di settore con più artisti al mondo (‘meeting of favelas’ 2014, a Rio de Janeiro), il primo italiano a partecipare alla biennale di street art di San Paolo (2018), il primo italiano a essere invitato a far parte della più grande galleria d’arte all’aperto del mondo (MAAU, 2018), sempre a San Paolo. «Una delle soddisfazioni più grandi – racconta – è stata quando, nel 2019, sono stato invitato a dipingere la prima ambasciata italiana nel mondo, a Dakar, in Senegal. Qui a Voltido mi sono ispirato ad un’immagine devozionale che mi è stata segnalata dal sindaco».

ALTRI INTERVENTI

Borghetti sottolinea come l’intervento si inserisca in una serie di lavori che hanno portato alla progressiva sistemazione di vari punti del cimitero: «Recentemente è stato posto sulla sommità dell’ossario un lucernario in vetro colorato. Poi abbiamo fatto realizzare su una parete la forma di una croce per dare più luce ad una parte delle nicchie e una prospettiva verso il verde oltre il muro: il ‘mistero dell’aldilà’. Inoltre abbiamo avviato i lavori di stabilizzazione e verniciatura”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT Addio Pinelli. Pittura analitica e luminosità – .