Da oggi verrà meno l’obbligo di indossare mascherine per lavoratori, utenti e visitatori nei reparti delle strutture sanitarie che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi (individuati dai dipartimenti sanitari delle strutture stesse), e delle strutture socio-sanitarie. e strutture socio-assistenziali, dalle Rsa agli hospice. E’ quanto stabilito nella bozza di circolare del Dipartimento di Prevenzione del Ministero della Salute. Una volta decaduto l’obbligo, il documento “raccomanda ai direttori sanitari delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e di lungodegenza, in quanto titolari di funzioni igienico-sanitarie, di valutare l’opportunità di disporre l’utilizzo dei dispositivi di protezione respiratoria nei diversi contesti della vostra struttura, tenendo conto della diffusione dei virus aerodispersi, delle caratteristiche degli ambienti (ad esempio ventilazione) nonché della tipologia di pazienti, lavoratori o visitatori che li frequentano, a seconda del livello di rischio di infezione o trasmissione (ad esempio in presenza di sintomi respiratori o in considerazione della stagionalità) e potenziale di sviluppo di malattie gravi in caso di esposizione”.
La precedente ordinanza, oltre a prevedere l’obbligo di mascherina per i reparti frequentati da persone fragili, dava discrezionalità ai dipartimenti sanitari delle strutture di decidere sull’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei diversi reparti – come i pronto soccorso – e nelle sale d’attesa, spiegando che era possibile predisporne l’uso anche per tutti coloro che presentavano sintomi respiratori.
La nuova circolare evidenzia che “rispetto al personale sanitario, i dirigenti sanitari attueranno tutte le misure relative a tale personale. A tal fine può essere utile anche consultare le istruzioni disponibili sulla pagina web dedicata dell’Istituto Superiore di Sanità”. Infine, “si raccomanda ai direttori sanitari di fornire adeguate istruzioni al personale, alle persone in cura e ai visitatori sul rispetto di adeguate misure organizzative quali il triage, sul rispetto delle precauzioni standard (come l’igiene delle mani) e sulle necessarie misure ambientali, compresa la regolare pulizia delle pavimenti e disinfezione delle superfici con disinfettanti attivi contro i virus, ventilazione frequente e corretta gestione dei rifiuti”.
