Nel 1977 l’incontenibile successo di Star Wars: Episodio IV – Una Nuova Speranza e della Lucasfilm (non ancora passata sotto l’ala protettrice della Disney) portò gli studios a creare le proprie avventure in una Galassia Molto, Molto Lontana. Ma qual è stato il risultato?
L’intento produttivo della Disney era focalizzato su un pubblico adulto con The Black Hole, film di fantascienza diretto da Gary Nelson e considerato dai più “una risposta” a Star Wars di George Lucas. Stiamo parlando della scommessa più costosa della Disney dell’epoca con un budget di 20 milioni di dollari da guadagnare 36 milioni al botteghino: un grande successo al botteghino ma strettamente limitato se si pensa a come The Black Hole non si sia mai evoluto in una vera e propria saga.
La storia del ritrovamento di un’astronave scomparsa da tempo e dell’intenzione di sfidare un buco nero non era abbastanza forte sviluppare un franchisinge che Star Wars ha portato avanti con determinazione. Al di là dei successi commerciali, infatti, The Black Hole non riuscì a conquistare la critica né ad assorbire completamente il clima delle avventure spaziali che indusse così la Disney ad abbandonare ogni velleità di espansione. Sebbene gli studi pensassero di sviluppare un remake di The Black Hole, il progetto non fu mai completato.
Con l’acquisizione di Lucasfilm nel lontano 2012, la Disney espande sempre più il franchise di Star Wars con nuovi film e serie TV: dopo la trilogia sequel, Daisy Ridley è pronta a tornare nei panni di Rey in Star Wars: New Jedi Order.
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