Ucraina, ordinati tre nuovi sacerdoti del Seminario Redemptoris Mater – .

La cerimonia si è svolta sabato 8 giugno nella cattedrale greco-cattolica dell’Esaltazione della Santa Croce a Uzhgorod, nella parte occidentale del Paese. Don Andolfatto: è una grande gioia in questo tempo di guerra vedere la Chiesa ringiovanire

Debora Donnini – Città del Vaticano

A Uzhgorod non ci sono combattimenti, non piovono bombe dal cielo, ma la paura e l’angoscia si avvertono ancora ogni giorno. Molti si sono rifugiati qui fuggendo da altre zone dell’Ucraina, tanti, dai 25 ai 60 anni, sono chiamati al fronte. Lo racconta nell’intervista Don Francesco AndolfattoRettore del locale Seminario Eparchiale Missionario Redentoris Mater.

Ascolta l’intervista a Don Andolfatto

È proprio in questa realtà ferita che si apre uno spazio di gioia rappresentato da queste ordinazioni, avvenute una settimana fa nella cattedrale greco-cattolica dell’Esaltazione della Santa Croce. I tre nuovi sacerdoti sono: Andrii Stebivka di Uzhgorod, Viktor Bodnar di Vinnitsa e João Miguel Perozzi Jorge del Brasile. Sono stati invece ordinati diaconi Vitalii Fedynyshynets di Uzhgorod e Julio Rafael Garcia Maldonado originario dell’Honduras.




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Segno di speranza nella guerra

“Per noi – sottolinea don Andolfatto – queste ordinazioni sono state una gioia perché questi giovani sono tra i primi che hanno iniziato il seminario 11 anni fa, nel 2013. Una grande gioia in questo tempo di guerra vedere che la Chiesa va avanti, prosegue , ringiovanisce. Ed è un segno di speranza inviare i giovani in missione pastorale ed essere qui, in mezzo alla gente, in mezzo alla grande tensione che si avverte a causa della guerra”.

Per il momento, spiega, i nuovi sacerdoti rimarranno in parrocchia, nella diocesi di Mukačevo per la quale sono stati ordinati, ma tra 2-3 anni o anche più andranno sicuramente in missione perché “il nostro Seminario prepara all’evangelizzazione in tutto il mondo”. Si tratta di ragazzi di diverse origini geografiche, tutti ordinati secondo il rito bizantino e incardinati nell’eparchia greco-cattolica di Mukačevo, che comprende la regione della Transcarpazia di cui Uzhhorod è capoluogo.

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La storia del Seminario

Don Andolfatto si sofferma anche sulla storia di questo Seminario, eretto nel 2013 dall’allora vescovo Milan Šašik. La storia inizia nel 2003, quando fu ordinato vescovo e chiese le catechesi del Cammino Neocatecumenale. Si formarono così le prime comunità e poi fu costruito il Seminario Redentoris Mater dare impulso alla nuova evangelizzazione. Dunque “questa realtà è nata proprio dal cuore del parroco Milan Šašik”, sottolinea con gratitudine il rettore, qui dal 2015. “La specificità dei seminari Redentoris Mater – ricordiamo – è che la formazione alla fede si realizza attraverso la partecipazione al Cammino Neocatecumenale. Tutti i candidati provengono dalle comunità neocatecumenali e poi, mentre si formano in Seminario, partecipano alla vita di una comunità neocatecumenale locale e questo è di grande aiuto”.

«Nessuno sceglie dove andare in seminario. Mi sono formato nel seminario di Varsavia. La prima forma di missionarietà consiste proprio nell’essere disponibili ad andare ovunque», dice basandosi sulla propria esperienza. “La missione in questo momento a Uzhgorod – rimarca – consiste nella presenza di una Chiesa che non abbandona le persone ma porta la Parola di Dio, una parola di riconciliazione, di perdono, di presenza del Signore. È molto importante essere rimasti qui: molti sono rimasti perché siamo rimasti anche noi.

La benedizione della prima pietra della nuova costruzione

Il pensiero di don Andolfatto risale anche al 13 settembre dello scorso anno quando, al termine dell’udienza generale, il Papa benedisse la prima pietra della nuova costruzione del Seminario. “È stato un momento bellissimo – ricorda – anche perché siamo riusciti a portare tutti i ragazzi dei tre Seminari Redentoris Mater dell’Ucraina. Erano presenti il ​​vescovo di Mukačevo e l’amministratore apostolico. Questa pietra è il segno della benedizione del Papa per questa costruzione. Abbiamo ora terminato la parte in cemento armato dell’edificio che in futuro ospiterà il Seminario di Uzhgorod”. Il rettore sottolinea, quindi, come sia stata una grande gioia vedere che quest’opera di evangelizzazione è stata benedetta da Papa Francesco. “Il Papa – conclude – ci ha detto che chi costruisce in tempo di guerra è un costruttore di pace e di speranza”.

 
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