Freudenberg, Luise di 12 anni uccisa nel bosco da due suoi coetanei con “diverse coltellate” – Corriere.it – .

Freudenberg, Luise di 12 anni uccisa nel bosco da due suoi coetanei con “diverse coltellate” – Corriere.it – .
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Si chiama la cittadina della Renania Settentrionale-Vestfalia dove è successo tutto Freudenberg: come dire Villa Serena, o Monte Gioia. Tetti in ardesia, una chicca sulla “Strada delle Arance”, itinerario storico intitolato alla dinastia olandese, a un sindaco progressista, a un castello trecentesco.

L’unico nome e le uniche caratteristiche conosciute di questa vicenda – per via della rigida normativa sulla privacy a cui sono vincolati i giornali tedeschi nel riportare fatti di cronaca, soprattutto neri – sono quelli del bambino morto:Luisa, 12 anni. Lunghi capelli color fieno, sorriso incerto, magri, lineamenti che stavano per cambiare e ora rimarranno definitivamente infantili. La sua faccia intasa i social network tedeschi e le homepage dei siti web; dalla famiglia non è uscita una sillaba, e solo la scuola di Luise ha inviato un messaggio di addio. “Ci mancherai, Louise. Abbiamo perso il nostro allievo, compagno di classe, amico in un fine settimana. Troppo presto è stata violentemente strappata alla sua famiglia e a noi. I nostri pensieri ora sono con loro, con i suoi amici e le sue amiche. Vi auguriamo tanta forza”. Del resto si sa poco.

Luise tornava a casa da sola, dopo aver fatto visita a un’amica, verso le 5.30 del sabato. È stata l’ultima volta che è stata vista viva. Il suo corpo è stato poi ritrovato domenica, oltre il confine regionale con la Renania-Palatinato (vicino a Freudenberg). A due chilometri dalla casa dell’amico; ma nella direzione opposta rispetto a casa. Lunedì l’autopsia ha confermato la sua identità e sono trapelate le prime notizie: non si sarebbe trattato di reato sessuale, il bambino sarebbe stato ucciso “con numerose coltellate” – coltello poi ritrovato poco distante – e secondo un’indiscrezione finita poi Messa a fuoco i detective sarebbero stati su una pista. Luisa, cioè sarebbe stato ucciso da due coetanee per un motivo spaventosamente appropriato all’età: vendetta per una presa in giro di Luise verso uno di loro. Non è previsto il coinvolgimento di adulti. Ieri la sua confessione: nemmeno subito, però, ma solo dopo che l’interrogatorio li aveva messi alle strette su alcune contraddizioni.

I due hanno 13 e 12 anni; sotto i 14 anni la magistratura non può nemmeno procedere. “Ciò non significa che non accadrà loro nulla ora”, ha detto il pubblico ministero. “Affidiamo il caso alle autorità minorili”. Quindi anche psicologi, psichiatri ed esperti. Le due ragazze si trovano ora in una struttura protetta. I loro nomi sono protetti dalla legge. E questo fa infuriare gli abitanti dei social, e del territorio, più di quanto li commuova la morte di Luise: all’hashtag #Freudenberg sono collegati decine di appelli per “abbassare l’età della responsabilità penale”, anche a 10 anni; a “far conoscere i nomi delle ragazze”; o “quelli dei genitori”, gridano molti, “la cui educazione ha portato a questa tragedia”.

 
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