Il surriscaldamento della Ferrari nel T2 preclude la pole – .

Il surriscaldamento della Ferrari nel T2 preclude la pole – .
Il surriscaldamento della Ferrari nel T2 preclude la pole – .

Ferrari ha evidenziato una chiara limitazione Sprint di F1. Ci riferiamo alla mancanza di velocità massima rispetto alla RB20. Toro Rosso facilitato nel difendersi grazie alle ottime doti di velocità. I rossi non hanno avuto una grande differenza di ritmo con i RB20 numero 1 e per questo il sorpasso in pista non era impossibile. Molti hanno istintivamente suggerito una modifica del livello di carico sul posteriore (incidenza trave alare), per poter abbassare la resistenza all’avanzamento ed aumentare l’EOSS (Fine della velocità rettilinea). Operazione non effettuata, come confermato via radio Leclerc per ottimizzare il tempo del giro nella qualificazione.

Oggi il Cavallino Rampante ha concentrato il proprio lavoro sull’ottimizzazione del strategia di riscaldamento di gomma rossa. È fondamentale attivarlo correttamente e mantenerlo nella finestra operativa corretta per tutto il giro. Spesso arriva in T3 con quarti posteriori molto caldi, quindi la somministrazione di composto è stata la discriminante per la palo, una gara tra due vetture sulla carta uguali in termini di prestazioni. Dal punto di vista di manipolazione ne abbiamo osservato uno SF-24 molto composto nella prima sezione del tracciato, dove è stato spesso il più veloce.

Charles Leclerc (Ferrari SF-24) in sella alla sua SF-24 – Qualifiche GP di Miami 2024

La vettura è ben bilanciata e facile da guidare, ma soprattutto riesce a salire il cordolo interno a velocità più elevate, aspetto che aiuta a limare qualche metro e quindi qualche frazione di secondo. In questo campionato del mondo F1Ferrari adotta un sistema di sospensione più rigido rispetto al precedente. Elemento che aiuta a far funzionare bene il fondo e i risultati si sono visti T1. Questo approccio penalizza invece maggiormente i tratti guidati, quelli più lenti, presenti nel secondo settore. Il compromesso in termini di rigidità, però, è molto vicino all’ottimale, dato che a Tu mi ami l’auto italiana perde relativamente poco (sotto un decimo).

F1, la Ferrari perde la pole nel secondo settore

Entrando nel dettaglio grazie ai micro settori, lo vediamo Ferrari E Toro Rosso erano equivalenti nel viaggiare T1. Tutti i settimana-fine di F1 Carlo è riuscito a guadagnare quasi un decimo solo alla curva 1. Normalmente la rossa era più competitiva sia alla curva 3 che alla curva 6, dove Massimo ma ha fatto di meglio. Nell’ultimo tentativo di Q3 il monegasco non ha migliorato la T1 È nel T2 ha commesso diversi errori, complici soprattutto un posteriore eccessivamente caldo che ha quindi compromesso seriamente la gara presa sviluppato dalle gomme al posteriore. Non è stato un problema di spinta verticale, visto che nel primo settore il deportanza nella parte posteriore era più che sufficiente.

microsettori Q3 – GP Miami 2024

Nell’inserimento dell’11 Carlo ha perso il posteriore che già c’era surriscaldamento. Poi, all’ingresso del 14, ne ha concesso ancora uno affrettato dietro il suo F1. Fattore che ha indubbiamente compromesso la linea nelle pieghe successive. Per tutti è stato molto complicato cercare di mantenere le gomme nella finestra temporale corretta T1 e il T3. Spingere troppo nel primo settore surriscalda le mescole dei restanti due settori. Questo era il limite Ferrari che tendeva a inviare surriscaldamento IL composto posteriore tra la fine di T2 e l’inizio di T3. Un equilibrio generale molto difficile da trovare per i vari piloti.

Toro Rosso costruisce il turno in modo opposto a Ferrari. Macroscopicamente parlando, in T1 massimo non ne aveva uno buono sensazione con la sua monoposto F1 e non sempre riusciva a tagliare i cordoli come quello rosso. Portano meno carico del SF-24la parte posteriore era più leggera e dava meno sicurezza Verstappen. Inoltre il squadra L’austriaco ha ragionato in termini di utilizzo del composto. Sacrificarsi un po’ T1RB20 Sono stato più efficace nelle restanti due sezioni. Massimo ha realizzato un capolavoro Q3 eguagliando Leclerc Nel T1.

Nella seconda, il bolide colorato corsa azzurra è stato molto forte per tutto il fine settimana F1, con un approccio davvero irraggiungibile alla curva 16, dove riesce ad avere una trazione migliore. Tanto presa posteriore disponibile per scaricare a terra tutti i cavalli alimentatore. Nel complesso Toro Rosso ha messo a segno un bel bottino già nei lunghi rettilinei, dominando a DRS aperti, come si può vedere anche dal grafico dei microsettori. Nel primo lungo rettilineo il RB20 recupera quasi 2 decimi al Ferrarimentre nella seconda guadagna poco meno di un decimo di secondo.

Lando Norris (McLaren) in sella alla MCL38 – Qualifiche GP di Miami 2024

Alla fine la McLaren ha provato ad utilizzare la Medium nella Q3da ieri potevano entrare palo con il tempo di Norris del Q2. Il gioco, copiato anche da Mercedes non ha pagato per entrambe le squadre di F1. Una scelta particolare perché passare dal rosso al medio toglie sensazione e confidiamo nel pilota. Questo considerando anche che i due pneumatici sono diversi nell’utilizzo e nell’attivazione. In uno scenario così difficile in termini di contenimento delle temperature, fissare la media significava avere qualche grado in più per raggiungere la corretta finestra operativa. Aspetto e come detto non ha aiutato.


Autori: Alessandro Arcari@berrageizNiccolò Arnerich@niccoloarnerich

Immagini: Scuderia FerrariF1TV

 
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