il comunicatore scientifico Gioele Lecquio dai libri ai social. “Amo la scienza fin da quando ero bambino, voglio renderla accessibile a tutti”

il comunicatore scientifico Gioele Lecquio dai libri ai social. “Amo la scienza fin da quando ero bambino, voglio renderla accessibile a tutti”
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Non ricordo esattamente quando è nata la mia passione, ma ricordo quello quando ero molto piccola mia madre mi regalò un mini atlante intitolato ‘Natura’, che conteneva informazioni su tutto, dal corpo umano agli animali alle piante“. COME Gioele Lecquio, comunicatore scientifico 28enne di Imperiaracconta come è nata la sua passione per il scienza, in occasione della sua liberazione libro “I grandi misteri della biologia svelati dalla scienza” (Espress Edizioni), scritto insieme al collega Alessandra Ria. Un libro quello offre un viaggio stimolante e divertente attraverso l’avventura della scienza, con un linguaggio semplice, brillante e adatto a tutti.

L’impegno di Lecquio nella diffusione del conoscenza scientifica non si limita alle pagine stampate, ma si estende anche ai social media, grazie al suo profilo “La strana papera”Dove Pubblica contenuti che rendono la scienza accessibile e avvincente per tutti.

L’intervista

Quando è iniziata la tua passione per la scienza?

“Non ricordo esattamente quando è nata la mia passione, ma ricordo quello quando ero molto piccola mia madre mi regalò un mini atlante intitolato ‘Natura’, che conteneva informazioni su tuttodal corpo umano agli animali e alle piante. Ero appassionato soprattutto gli dei animali e volevo diventarlo zoologo. Durante le scuole medie la mia passione si è rivolta a chimica e così ho deciso di partecipare l’ITIS Galilei di Imperia. Ho svolto anche un breve stage presso l’azienda Olio Carli, della durata di una settimana. Successivamente mi sono confrontato con un compagno di classe che voleva intraprendere il percorso delle biotecnologieAnch’io ho iniziato a informarmi su questo argomento e ho scelto di studiare Biologia A Torino. Poi ho continuato Formazione scolastica raggiungimento del Master in Genomica Funzionale a Trieste e Parigi. Grazie a quest’ultima esperienza ho potuto realizzare il mio sogno: fare ricerca all’Istituto Pasteur, il principale centro di microbiologia d’Europa”.

Dopo gli studi hai iniziato ad addentrarti anche nel mondo della comunicazione?

“Sì, terminata la carriera accademica mi sono posto molti dubbi perché la ricerca si concentrava sugli aspetti specifica E settoriale, mentre volevo abbracciarti una prospettiva più multidisciplinare, coltivando anche la passione per scrivere E la modifica. Quindi mi sono iscrittoil Master in Comunicazione della Scienza a Triestestare vicino a ricerca ma anche poterlo fare parlare. In quel periodo ho svolto uno stage presso la Direzione Comunicazione dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, dove attualmente Lavoro Tuttoufficio stampa, relazioni con i media e creazione di contenuti per i social media, oltre a realizzare il mio progetto personale “la.strana.papera”.

Pensi che sia importante diffondere la conoscenza scientifica nella vita di tutti i giorni?

La pandemia è stata un chiaro esempio di quanto sia importante la comunicazione della scienza e di quanto sia fondamentale diffondere una cultura scientifica. La biologia è in continua evoluzione e cerco di far capire alle persone, attraverso i libri e anche attraverso i social mediaa persone non esperte in campo scientifico, l’importanza di questa conoscenza attraverso la divulgazione, rendendo il tutto quanto più interessante e divertente possibile”.

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