Luca ha ventisei anni, ama la letteratura, la musica, il teatro, scrive, disegna ed è un appassionato e competente giocatore di scacchi. Quando incontra Laura, una brillante traduttrice di 44 anni, in una libreria di Milano e le offre di leggerle alcune sue poesie, lei esita, poi accetta. Capisce che Luca è in una situazione difficile, ma parla con disinvoltura, come se la sua situazione fosse normale. C’è qualcosa in Luca che la disturba e la incuriosisce. Così nasce un’amicizia, una condivisione di interessi. Laura vorrebbe sapere qualcosa del passato di Luca, ma lui è evasivo, le parla solo di un padre violento con cui ha rotto i rapporti, di sua madre morta quando lui aveva pochi anni e della sorellina scomparsa, e di un suo amico, attore di teatro. Col tempo l’amicizia si trasforma in ossessione: quando lui decide di confessarle il suo amore, Laura rimane sconvolta e lo allontana. Luca diventa per lei un incubo, la segue, suona il campanello di notte, la minaccia, spaventa i condomini vicino all’appartamento di Laura. Non ha scelta, deve farlo arrestare. Nella sua cella, in attesa di un processo sempre rinviato, Luca scivola nella solitudine e nella disperazione: la sua vita è stata un fallimento, non ha realizzato nessuno dei suoi desideri, è nato con la testa sbagliata, come gli ha detto suo padre. Vivere, anche da recluso, richiede energia, e Luca è esausto.
16 aprile 2024
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