Un QR Code fa rivivere l’imperatore Federico II nel libro “Repubblica” – .

Un QR Code fa rivivere l’imperatore Federico II nel libro “Repubblica” – .
Un QR Code fa rivivere l’imperatore Federico II nel libro “Repubblica” – .

Un codice QR fa rivivere lo “Stupor Mundi”, l’imperatore Federico II di Svevia. E racconta la sua vita e le sue opere prendendo in prestito la voce dell’attore Massimiliano Gallo. Nuove tecnologie al servizio delle ricostruzioni storiche. C’è anche questo nel libro che “Repubblica” e l’Università di Napoli hanno realizzato per celebrare gli 800 anni dell’ateneo. Un volume che verrà offerto in dono ai lettori del quotidiano il 5 giugno, giorno stesso della fondazione dello Studium che avrebbe dato origine alla più antica università laica d’Europa. «Un volume importante – sottolinea il rettore Matteo Lorito annunciando la presentazione del libro (il 3 giugno alle 13 nel Centro Congressi dell’Ateneo in via Partenope) – un volume che rimarrà. Non un’opera effimera, ma un contributo destinato a contribuire, oltre che alla ricostruzione della nostra storia, a disegnare il profilo dell’Università di oggi, attraverso le tante testimonianze qui raccolte, e del futuro che stiamo costruendo”.

Il libro si avvale di contributi in gran parte originali e comunque non presenti a stampa in altre pubblicazioni. Saggi di storici, filologi, grandi divulgatori. Qualche nome? Gli storici Alessandro Barbero e Fulvio Delle Donne, il filologo Roberto Antonelli, il divulgatore Alberto Angela. Sono loro che hanno esplorato per noi la storia dell’imperatore “Stupor Mundi” e della sua creazione più longeva, e forse la più rivoluzionaria, l’Università che porta il suo nome. E che nel corso di 8 secoli ha formato la classe dirigente del Mezzogiorno e dell’Italia intera: basti pensare ai tre presidenti della Repubblica che qui si laurearono, al gran numero di alti magistrati che studiarono nelle aule dell’Umberto Naturalmente (ne parla ad esempio il presidente emerito della Corte Costituzionale Francesco Casavola), ai grandi manager e scienziati che hanno lasciato Napoli per aziende leader a livello mondiale, dalla Apple alla Nasa.

Il volume è curato dal responsabile della redazione napoletana di “Repubblica” Ottavio Ragone, dal preside della Scuola Superiore Meridionale Arturo De Vivo, dal prorettore Rita Mastrullo e dallo scrittore. Sono 240 pagine piene di approfondimenti e testimonianze. Ci sono anche gli studenti dei diversi corsi di laurea che hanno parlato per il libro delle incertezze dei loro primi passi all’università, dei luoghi che sono entrati nei loro cuori, degli ostacoli, dei sogni, delle ambizioni per il domani. Ci sono testimonianze di illustri laureati per i quali la Federico II fu trampolino di lancio per brillanti carriere in tutto il mondo. Ci sono artisti che hanno oltrepassato i confini di casa nostra e si sono affermati sulla scena nazionale e internazionale, come Mario Martone, Luca Miniero e il premio Oscar Paolo Sorrentino, Renzo Arbore, Enzo Decaro e Alessandro Preziosi. E scrittori del calibro di Maurizio de Giovanni, Viola Ardone, Francesco Piccolo, Monica Acito, Chiara Valerio. Ciascuno a suo modo protagonista di un’università capace di guardare oltre confine e portare a Napoli, ad esempio, il premio Nobel per la pace Denis Mukwege, le cui pagine raccontano, nel nostro libro, il suo impegno di chirurgo a favore delle donne del Congo. Senza dimenticare che radici così profonde generano vita, cultura e rinnovamento nel territorio in cui sono piantate: nella città che ospita l’Università nel suo centro antico e, sempre più spesso, nei suoi territori più tormentati: le periferie.

 
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